La Ferrari ha chiuso il primo trimestre del 2020 con 2.738 consegne, con un aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2019, e con ricavi netti pari a 932 milioni, quasi in linea con l’anno precedente, nonostante la flessione dei ricavi generati dalla Formula 1. L’utile del periodo, tuttavia, è risultato in calo dell’8%, fermandosi a quota 166 milioni di euro.
A causa dell’attuale situazione di incertezza determinata dalla pandemia Covid-19, la casa di Maranello ha anche rivisto i target del 2020: la stima aggiornata per l’anno in corso parla di ricavi netti compresi tra i 3,4 e i 3,6 miliardi (era superiore ai 4,1 miliardi), Ebitda adjusted tra 1,05 e 1,20 miliardi (contro la precedente stima di 1,38-1,43 miliardi), Ebit adjusted tra 0,6 e 0,8 miliardi (rispetto alla precedente stima di 0,95-1 miliardi), utile diluito adjusted per azione tra 2,4 e 3,1 euro per azione (in calo rispetto ai 3,90/3,95 euro per azione previsti), free cash flow industriale tra 0,1 e 0,2 miliardi (era maggiore o uguale a 0,4 miliardi).
Secondo le previsioni, l’impatto della crisi generata dal Coronavirus influenzerà principalmente i risultati del secondo trimestre dell’anno, quello tra aprile e giugno, periodo relativamente al quale è stimata una forte riduzione dei ricavi e dei proventi della Formula 1 (ferma proprio a causa della diffusione del contagio), delle attività legate al marchio e dalle vendite di motori a Maserati.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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