È la presidente del quartiere Navile Federica Mazzoni la nuova segretaria provinciale del Partito Democratico di Bologna: la trentacinquenne, prima donna a ricoprire il ruolo, ha sconfitto nettamente lo sfidante Dario Mantovani, conquistando il 68% dei voti al congresso provinciale e succedendo così a Luigi Tosiani, candidato a guidare il partito regionale.
“La notizia del risultato finale del congresso del Pd di Bologna è arrivata poco fa, mentre stavo addormentando i miei bambini, a proposito di Pd e di politica nel mondo reale!”, ha scritto la neo-segretaria su Facebook: “Grazie di cuore per tutti i messaggi che sono arrivati e continuano ad arrivare, è un’emozione grande che non voglio nascondere. Un risultato che mi onora e per il quale ringrazio tutti gli iscritti e le iscritte che ancora una volta hanno voluto esserci e che mi hanno sostenuta, consegnandomi una vittoria che abbraccia tutta la città metropolitana, tanto chiara e netta, quanto è chiara la responsabilità che sento nell’assumere questo ruolo”.
“La percentuale di consenso alla mia proposta, che in queste proporzioni non veniva riconosciuta a un segretario da molti anni, mi dà ancora più forza per realizzare i cambiamenti profondi che servono al Pd di Bologna. Una stagione in cui andremo e staremo nel mondo reale, costruiremo una nuova sinistra contemporanea. Non vedo l’ora di iniziare: a cominciare dalle battaglie politiche al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, per una transizione ecologica giusta e una sanità territoriale efficace, e la richiesta forte dell’attribuzione della cittadinanza italiana a Patrick Zaki che tutti aspettiamo qui a Bologna, casa sua”.
“Ancora una volta – ha aggiunto Mazzoni – il Pd ha dimostrato di essere una forza viva e radicata, coraggiosa, l’unica che fa congressi, che riconosce anche le proprie fragilità. Anche per questo ringrazio Dario Mantovani che ha reso vero il dibattito e con il quale sono sicura collaboreremo al meglio. Questo risultato lo voglio dedicare a tutte le donne, compagne, militanti, dirigenti, amministratrici, parlamentari che in tanti anni hanno combattuto non solo per loro stesse ma per tutte. Perché ogni loro passo in avanti è stato un passo in più che ha consentito oggi per la prima volta al Pd di Bologna di avere alla propria guida una donna. Non dimentico da dove vengo, non dimentico il femminismo, non scordo la sorellanza dentro e fuori il Pd, in politica e oltre. Questa vittoria davvero è di tutte voi”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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