“La Regione ha erogato fondi, anche parzialmente, per il progetto Silk Faw?”.
Con questa domanda Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) ritorna sulla controversa vicenda della Silk Faw, join venture sino-americana per la produzione di auto elettriche ad alte prestazioni nei dintorni di Reggio Emilia.
Cuoghi, nel ricordare come “la Regione e il Comune di Reggio nell’Emilia avessero steso tappeti rossi al progetto accogliendolo in pompa magna”, sottolinea anche come “Silk Faw, fra le aziende regionali che hanno avuto accesso ai fondi regionali, è di gran lunga quella che ha ottenuto il finanziamento maggiore, per un ammontare complessivo di oltre 4 milioni di euro”.
Dopo un anno e mezzo dall’annuncio iniziale, la società sino-americana non aveva ancora acquistato il terreno dove sarebbe dovuta sorgere la fabbrica e per questo motivo, ricorda ancora l’esponente di Fratelli d’Italia, “la Regione ha fatto marcia indietro stracciando l’intesa del 27 aprile 2022 per l’insediamento del polo produttivo”.
Stante la situazione Cuoghi chiede se siano state impiegate delle risorse, anche parziali, a sostegno del progetto.
Il sottosegretario alla Presidenza di Giunta Davide Baruffi, in fase di risposta ha sottolineato come “con una recentissima determina dirigenziale datata 7 marzo è stato certificato come la Regione non abbia erogato un euro alla società Silk Faw, quindi non è necessaria alcuna azione di recupero crediti. Per quanto riguarda la somma che era stata stanziata, 4 milioni sono stati re-iscritti a bilancio e portati in economia.”
Cuoghi si è dichiarato soddisfatto delle risposte ottenute e augurandosi che “possano essere reinvestire per azioni più più proficue” ha consigliato “maggiore prudenza in futuro con le comunicazioni roboanti per operazioni industriali di questo tipo”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]