Come spiegano da anni l’associazione Luca Coscioni insieme a Marco Cappato e Radicali Italiani ammalarsi fa parte della vita, come guarire o morire, nascere e invecchiare. Ma la vita ha bisogno di buone leggi e regolamentazioni per impedire che siano gli altri a decidere per noi.
Purtroppo ogni giorno ci sono malati terminali che si suicidano nelle condizioni più terribili, persone alle quali la legge italiana nega la possibilità di essere accompagnate alla fine della vita con dignità e senza soffrire.
Al momento l’eutanasia è illegale in Italia, costituisce reato e rientra nelle ipotesi previste e punite dall’articolo 579 (Omicidio del consenziente) o dall’articolo 580 (Istigazione o aiuto al suicidio) del Codice Penale. Al contrario, il suicidio medicalmente assistito applicabile solo in determinati casi e la sospensione delle cure – intesa come eutanasia passiva – costituisce un diritto inviolabile in base all’articolo 32 della Costituzione e alla legge 219/2017.
Ma cos’è esattamente l’eutanasia?
Si comprendono nel termine “eutanasia” gli interventi medici che prevedono la somministrazione diretta di un farmaco letale al paziente che, possedendo determinati requisiti, ne fa richiesta. Solo grazie alla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso CAPPATO, in Italia è oggi possibile richiedere il “suicidio medicalmente assistito“, ossia l’aiuto indiretto a morire tramite sospensione delle cure da parte di un medico a condizione che la persona che ne fa richiesta sia pienamente capace di intendere e volere, abbia una patologia irreversibile portatrice di gravi sofferenze fisiche o psichiche, e sopravviva grazie a trattamenti di sostegno vitale.
Per la prima volta nella storia del Parlamento italiano il 3 marzo 2016 – grazie alla campagna “Eutanasia Legale” promossa dall’Associazione Luca Coscioni – è iniziato il dibattito sulle “Norme in materia di eutanasia” senza mai arrivare a una votazione. Nel gennaio 2019 il Parlamento ha ripreso il dibattito sotto la spinta della Corte costituzionale, ma anche questo si è arenato senza portare a un testo base.
In merito alla regolamentazione per l’eutanasia il Parlamento italiano ignora da anni le proposte di legge e i richiami della Corte Costituzionale: ecco perché si rende necessario indire un Referendum.
Le cittadine e i cittadini italiani sono in larga maggioranza a favore di una normativa che garantisca a tutti dignità fino all’ultimo giorno.
Dal 3 Luglio il Gruppo Più Europa Reggio Emilia partecipa alla mobilitazione nazionale indetta dall’associazione Luca Coscioni.
Entro settembre dovranno essere raccolte 500 mila firme per permettere ai cittadini di decidere con un Referendum per una società più libera.
Di seguito tutti i tavoli di raccolta firme per il referendum eutanasia legale in centro a Reggio Emilia:
Banchetti per il referendum eutanasia legale:
-Reggio Emilia: sabato 3/10/17/24/31 luglio dalle h.9 alle 13 Piazza Fontanesi
-Reggio Emilia: sabato 3/19/17/24/31 luglio dalle h.17 alle 20 Piazza del Monte
Oltre a questo si potrà firmare nell’ufficio comunale: Comune Informa URP
Via Luigi Carlo Farini, 2/1 – 42121 Reggio Emilia
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]