Iren ha ottenuto da Science Based Targets Initiative (SBTi) la validazione su base scientifica dei suoi obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti (Ghg) previsti nel piano industriale al 2030 del gruppo.
Science Based Targets Initiative, nata dalla collaborazione tra Cdp, Global Compact delle Nazioni Unite (Ungc), World Resources Institute (Wri) e World Wide Fund for Nature (Wwf), si occupa di verificare l’allineamento degli obiettivi di decarbonizzazione delle imprese alle indicazioni dell’accordo di Parigi del 2015 e di promuovere le migliori pratiche per la definizione e la verifica indipendente di target di mitigazione del cambiamento climatico.
Gli obiettivi del piano industriale di Iren al 2030 per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (Ghg) dirette e indirette rappresentano l’impegno del gruppo verso l’obiettivo “Well below 2°C”, che punta nei prossimi anni a limitare l’incremento della temperatura globale ben al di sotto dei due gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali.
Il gruppo Iren, in particolare, si è impegnato a ridurre del 47% (rispetto al 2020) le emissioni Ghg per megawattora (MWh) di energia prodotta e di aumentare progressivamente l’approvvigionamento annuale di elettricità da fonti rinnovabili, per raggiungere entro il 2030 la quota del 100% in questo campo.
L’impegno si traduce nel portare l’intensità carbonica della produzione energetica a 176 gCO2eq/kWh nel 2030, rispetto ai 332 gCO2eq/kWh del 2020, attraverso diverse azioni strategiche: lo sviluppo di fonti rinnovabili per la produzione di energia (+2,2 GW di potenza installata in arco piano), l’implementazione di tecnologie finalizzate alla cattura e allo stoccaggio dell’anidride carbonica emessa dagli impianti e l’impiego di miscele di combustibili in sostituzione del solo gas naturale, in linea con le previsioni di scenario sulla futura disponibilità di idrogeno e gas rinnovabili.
Per la decarbonizzazione della propria catena del valore, gli obiettivi del gruppo Iren prevedono la riduzione, entro il 2030, del 13% (rispetto al 2020) delle emissioni Ghg riconducibili all’acquisto di combustibili ed energia utilizzati per le proprie attività, e del 25% di quelle correlate all’utilizzo del gas erogato ai clienti.
La validazione di Science Based Target Initiative, secondo l’amministratore delegato di Iren Gianni Vittorio Armani, “conferma la forte attenzione che poniamo alla decarbonizzazione delle nostre attività, in linea con le ambizioni internazionali per la lotta al cambiamento climatico e in coerenza con le traiettorie di sviluppo sostenibile che abbiamo pianificato e che continueremo a rendicontare in modo trasparente ai nostri stakeholder. Una scelta strategica per contribuire alla transizione ecologica che è sostenuta dagli importanti investimenti previsti nel nostro piano industriale al 2030: 8,7 miliardi di euro in dieci anni che, oltre alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla progressiva crescita nelle rinnovabili, supporteranno l’economia circolare, l’uso razionale delle risorse idriche e la resilienza delle città”.
Per la definizione dei target il gruppo Iren si è avvalso della consulenza tecnica di Carbonsink.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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