Più verde nelle aree urbane e periferiche, con rimboschimenti o nuovi boschi, attraverso l’utilizzo di specie autoctone.
Parte il nuovo bando regionale del piano “Mettiamo radici per il futuro”, che ha l’obiettivo di aumentare il verde, alberi e arbusti, in Emilia-Romagna per migliorare la qualità dell’aria e della vita delle persone.
L’avviso, approvato dalla Giunta regionale, si rivolge agli enti pubblici di pianura – Comuni, Unioni di Comuni, Città metropolitana, Province, Enti di gestione di aree protette – nelle aree dell’agglomerato di Bologna, pianura est e pianura ovest del Pair (Piano aria integrato regionale) e di tutto il territorio regionale che abbiano un coefficiente di boscosità inferiore al 25%. I finanziamenti sono destinati alla realizzazione di interventi di forestazione per la riduzione dei principali inquinanti dell’aria presenti nelle città e in periferia.
Rispetto al precedente avviso, aumentano le risorse a disposizione, che passano da 600mila a 1 milione di euro, così come le percentuali degli aiuti e degli importi di spesa ammissibili che salgono dal 75% al 100%.
“Vogliamo far crescere il verde e le fasce boscate della nostra regione per migliorare la qualità dell’ambiente, il paesaggio e la qualità aria e migliorando così anche la vita delle persone- commenta l’Assessora Regionale con delega a Programmazione territoriale e paesaggistica, forestazione e parchi, Barbara Lori-. Per questo continua a essere forte l’impegno della Regione sul piano “Mettiamo radici per il futuro” che ha l’obiettivo di fare dell’Emilia-Romagna il corridoio verde d’Italia. Con questo nuovo bando, aumentiamo le risorse disponibili e il cofinanziamento che arriva fino al 100% ed estendiamo a tutti gli enti pubblici la possibilità di partecipare per ampliare le aree di intervento che, dopo il buon esito del bando per le imprese, potranno aumentare il verde nelle aree di loro pertinenza”.
“Gli alberi e i loro benefici- conclude Lori- sono importanti per tutti ed è quindi necessario incrementare la loro piantumazione sia nelle aree pubbliche che in quelle private a vantaggio di un futuro più sostenibile e con effetti positivi sulla qualità della vita di cittadini e cittadine”.
Il nuovo bando arriva dopo la distribuzione gratuita di piante a cittadini, enti ed associazioni nei vivai convenzionati con la Regione e ai precedenti avvisi, rivolti alle imprese e ai Comuni delle aree di pianura e collina.
Cosa prevede il bando
Rispetto ai precedenti bandi, la differenza sostanziale è rappresentata dalla fonte di finanziamento, derivante dagli oneri versati alla Regione da enti pubblici e privati, quando devono eliminare aree boscate all’interno delle loro proprietà e non riescono a ripiantare le piante. Tali oneri possono essere reinvestiti per opere e servizi per i rimboschimenti e la creazione di nuovi boschi su terreni non boscati e in aree con basso coefficiente di boscosità, tramite l’utilizzo di specie autoctone.
Grazie a una maggiore disponibilità di fondi, è stato possibile garantire la copertura totale degli interventi proposti a cui si è aggiunto anche un incremento dei finanziamenti previsti per ettaro.
Nel dettaglio il cofinanziamento regionale sale al 100% dei costi sostenuti rispetto al 75% del bando precedente.
Gli interventi di forestazione all’interno dei territori degli enti pubblici devono rispettare le caratteristiche di bosco previste dal Testo unico forestale, avere cioè un’estensione non inferiore a 2mila metri quadri, larghezza media non inferiore a 20 metri e copertura arborea maggiore del 20%. Potranno essere piantati alberi e arbusti che appartengono alle specie autoctone del territorio regionale, almeno il 70% dovranno essere specie arboree e il 30% arbusti.
Sono previste tre differenti modalità di piantumazione con coperture più o meno dense (700 piante per ettaro con una quinta di alberi formati lungo il perimetro, 500 piante e fino a 400 piante per ettaro per gli impianti con minor copertura), che prevedono rispettivamente una contribuzione da parte della Regione di 25.000, 20.000 e 15.000 euro. I finanziamenti comprendono anche le spese di irrigazione nel primo anno di piantumazione.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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