Dalla realizzazione di bandi della Regione per sostenere la ricerca, gli investimenti produttivi, le filiere e l’internazionalizzazione, fino a misure per favorire la crescita delle competenze e i progetti di startup innovative di distretto.
Oltre alla realizzazione di progetti di sistema nell’ambito dell’economia circolare per la gestione dei rifiuti e misure per la legalità, dalla sicurezza sul lavoro alla difesa del Made in Italy.
Azioni che saranno finanziate, nei prossimi due anni, con risorse europee Por Fesr, Fse, e PNRR.
È quanto deciso dalla Giunta regionale, che ha fissato le strategie per rilanciare e affrontare le sfide future del comparto fashion dell’Emilia-Romagna.
Obiettivi e interventi condivisi e individuati al ‘Tavolo permanente del settore moda’ istituito dalla Regione – presieduto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla – che coinvolge istituzioni, imprese dal tessile al calzaturiero, Università, Unioncamere e sistema della ricerca.
“Di fronte al grande cambiamento che stiamo vivendo- affermano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore Colla- non vogliamo limitarci a gestire le crisi, ma avere una visione di futuro e una strategia articolata. Un programma di durata pluriennale che sfruttando le risorse europee punterà ad aggiungere, con un costante presidio dei tavoli nazionali, le opportunità del PNRR. Coinvolgeremo le Università per fare più lauree professionalizzanti di settore e Its dedicati e vogliamo rafforzare la filiera delle Pmi e delle imprese artigiane”
“Così si getteranno le basi per affrontare le sfide necessarie per il rilancio del settore- concludono Bonaccini e Colla- nel segno della sostenibilità, delle competenze, dell’internazionalizzazione, dell’innovazione tecnologica e dei materiali, del design. Puntando sempre di più sulla qualità, oltre che sulla creatività ed esclusività del prodotto Made in Italy, per lavoro e crescita di qualità”.
In campo dieci strumenti per sostenere la Fashion Valley
La Regione ha deciso di mettere in campo non un singolo bando, ma una serie di misure specifiche e integrate, per ciascuna delle quali progettare con attenzione il target, gli obiettivi da raggiungere, gli indicatori da misurare e il contributo all’attuazione della strategia complessiva.
Si tratta di dieci strumenti a sostegno del comparto, che vanno dai bandi per sostenere la ricerca agli investimenti produttivi, all’internazionalizzazione, alle startup innovative e a strumenti specifici sulle filiere.
Ma anche misure per favorire la crescita delle competenze, azioni rivolte ai distretti della moda, sostegno al commercio, valorizzazione dei progetti di economia circolare nonché azioni per la legalità e presidio del tavolo nazionale moda.
All’interno di questo disegno, il Tavolo Regionale Permanente della Moda svolgerà un ruolo fondamentale, rappresentando il luogo di condivisione strategica, lasciando invece a singoli gruppi tematici di volta in volta definiti in ragione dell’argomento affrontato, il compito di definire e caratterizzare le diverse azioni attraverso percorsi di co-progettazione.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]