Nessuna traccia di glifosate (l’erbicida più impiegato al mondo) e del metabolita Ampa (ossia il composto derivante dalla sua trasformazione) nelle acque potabili dell’Emilia-Romagna. È quanto emerge della prima campagna di monitoraggio avviata dalla Regione attraverso Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione ambientale e l’energia).
Da ottobre a dicembre 2018, sono stati analizzati cento campioni di acque potabili della rete di distribuzione del servizio idrico. Un’attività che è stata possibile grazie all’acquisto di uno strumento ad alta specializzazione con il finanziamento di 450 mila euro stanziati dalla Regione.
Le indagini hanno riguardato anche i corsi d’acqua superficiali, con 200 rilevazioni tra giugno e la fine del 2018.
I punti di controllo sono stati scelti tra fiumi, torrenti, laghi, canali e tenendo in considerazione la loro localizzazione, le pressioni ambientali a cui sono esposti e la portata idrologica.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]