È di nuovo emergenza smog nella pianura emiliana: nelle stazioni di rilevamento delle province di Piacenza, Parma, Reggio, Modena e Bologna sono stati registrati sforamenti del limite delle polveri sottili (oltre il limite di legge fissato a 50 µg/m3) per almeno tre giorni consecutivi.
Per questo motivo a partire da martedì primo dicembre entrano in vigore le misure emergenziali per il contenimento degli inquinanti e la salvaguardia della qualità dell’aria previste dalle normative regionali, che saranno in vigore almeno fino a giovedì 3 dicembre.
Le norme, che riguardano i principali Comuni che hanno aderito all’accordo, quelli con una popolazione superiore ai 30mila abitanti (i cinque capoluoghi di provincia più Carpi, Castelfranco Emilia, Formigine, Sassuolo, Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Imola, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa), prevedono l’estensione ai veicoli diesel Euro 4 delle limitazioni alla circolazione già previste (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30), il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli, il potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti.
E ancora: l’obbligo di ridurre le temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati, fino a massimo di 19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto e nelle attività commerciali e fino a un massimo di 17° C nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali; il divieto di utilizzo di generatori di calore a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico (se è presente un impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 4 stelle; il divieto assoluto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi di artificio, etc.) e il divieto di spandimento di liquami zootecnici.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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