Elezioni24. Centrodestra, Tarquini: vogliamo vincere per cambiare Reggio (video e foto)

Tarquini foto ok

“Capitano del popolo” contrapposto al podestà, rappresentante dell’aristocrazia cittadina medievale, che sarebbe, sottinteso, il sindaco attuale Luca Vecchi, secondo Gianluca Nicolini coordinatore provinciale di Forza Italia.
C’è chi rimanda la proposta di Giovanni Tarquini, candidato sindaco del centro destra reggiano, al “progetto Guazzaloca”, sindaco di Bologna dal 1999 al 2004. Ma con una profonda differenza, il civico Tarquini «nei nostri progetti governerà dieci anni», afferma Matteo Rancan, coordinatore regionale della Lega.

«Se prendiamo Reggio Emilia, la Stalingrado d’Italia – dice Francesco Coppi – prenderemo anche la Regione».

Seguono applausi convinti.

Questo il clima di entusiasmo che si respirava, nella mattinata odierna alla sala del Capitano del Popolo dell’hotel Posta, durante la presentazione ufficiale di Giovanni Tarquini, sostenuto alla carica di sindaco di Reggio Emilia da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Alleanza civica, Noi moderati e da una lista a proprio nome.
Con la sua voce gentile e vestito impeccabilmente, il candidato sindaco del centrodestra reggiano, al centro del tavolo, esordisce ammettendo le inziali perplessità avute nei suoi confronti ma «grazie al grande lavoro di Forza Italia in particolare, ora il centrodestra è unito».

«Io sono un candidato civico ma senza la politica non si va da nessuna parte», afferma nel corso del suo breve intervento in cui sottolinea la volontà «di andare oltre la propaganda», perché il «mio obiettivo è togliere le incrostazioni che si sono formate sulle istituzioni e sui modi di affrontare i problemi, ai quali si possono dare anche riposte diverse».

E per dare concretezza alle diverse immagini date, paragona il suo schieramento a coloro che vedono un vecchio apparecchio impolverato e po’ scassato, il comune governato dal centrosinistra, e sono in grado di farlo volare nuovamente coinvolgendo forze nuove.


Un sindaco, un amministratore deve dare risposte in merito, ad esempio, alla sicurezza e l’esercito in stazione può contribuire allo scopo, ma con la consapevolezza che i soldati non possono arrestare, un compito che spetta alle forze dell’ordine.

Infine un richiamo ai doveri che sono l’altra faccia dei diritti… Tarquini cita quei manifesti del Comune che hanno tappezzato la città nei mesi scorsi: “Reggio Emila città dei diritti”… ma pure dei doveri.

Per l’approfondimento degli argomenti solo accennati al Posta, che guideranno la sua campagna elettorale, ci sarà tempo nelle prossime settimane.