È quella di domenica 26 gennaio 2020 la data segnata in rosso sul calendario di tutti i partiti della coalizione di centrodestra: in quella giornata, infatti, sono convocate le elezioni regionali in Emilia-Romagna, dalle quali uscirà il nome del prossimo presidente della Regione e i componenti della rinnovata assemblea legislativa.
A tre mesi e mezzo di distanza dall’apertura delle urne è già entrata nel vivo la campagna elettorale in vista dell’importante appuntamento politico che potrebbe rovesciare i rapporti di forza sul territorio, tradizionalmente considerato una roccaforte della sinistra.
Se il centrodestra vincesse in Emilia-Romagna, infatti, “ci sarebbe uno scossone fortissimo” secondo l’ex sottosegretaria del Ministero dei beni culturali e papabile candidata leghista Lucia Borgonzoni. “È chiaro che non è una partita semplice, ma è la prima volta nella storia in cui possiamo vincere”, ha spiegato la Borgonzoni in un’intervista a Qn.
“Ce lo dicono le elezioni europee, e ce lo dice l’ultimo sondaggio Swg del 7-14 settembre: la nostra coalizione è avanti”. Tra i temi della campagna elettorale del Carroccio, ha annunciato la Borgonzoni, ci sarà la sanità: “L’Emilia cerca di vendersi come un modello di buona sanità, ma tutto sta in piedi grazie alla buona volontà di medici e infermieri che lavorano assai più del dovuto. La giunta Bonaccini ha tagliato tantissimo, lasciando scoperti interi territori”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]