Il ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha adottato il decreto per fissare la data delle elezioni amministrative del 2021: nelle regioni a statuto ordinario le consultazioni elettorali si svolgeranno nelle giornate di domenica 3 ottobre e di lunedì 4 ottobre, con eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci nelle giornate di domenica 17 ottobre e di lunedì 18 ottobre.
I comuni coinvolti saranno complessivamente 1.162, tra i quali 18 capoluoghi di provincia (tra questi Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli).
In Emilia-Romagna la tornata elettorale interesserà il rinnovo di 48 amministrazioni comunali. Le attenzioni sono concentrate soprattutto sul capoluogo di regione Bologna e sui capoluoghi di provincia Rimini e Ravenna, ma si voterà anche in altri sei Comuni emiliano-romagnoli con più di 15mila abitanti: San Giovanni in Persiceto (nel territorio della città metropolitana di Bologna), Cento (in provincia di Ferrara), Cesenatico (in provincia di Forlì-Cesena), Cattolica (in provincia di Rimini), Finale Emilia e Pavullo nel Frignano (in provincia di Modena).
In questi nove casi, se nessuno dei candidati alla carica di sindaco conquisterà la maggioranza dei voti al primo turno, sarà necessario ricorrere al ballottaggio tra i due candidati più votati. Negli altri 39 comuni dell’Emilia-Romagna con meno di 15mila abitanti, invece, il candidato più votato al primo turno diventerà sindaco a prescindere dalle percentuali, senza dunque l’obbligo di accaparrarsi almeno il 50% più uno dei voti espressi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!