Il 28 luglio 1943 a Reggio Emilia, a seguito di una direttiva del governo Badoglio, l’esercito sparò su una folla di manifestanti che chiedevano la fine della guerra, ferendo oltre 50 persone e uccidendo nove operai delle Officine Reggiane.
Si chiamavano Antonio Artioli, Vincenzo Bellocchi, Eugenio Fava, Nello Ferretti, Armando Grisendi, Gino Menozzi, Osvaldo Notari, Domenica Secchi, madre di un bambino che sarebbe nato di lì a poco, e Angelo Tanzi. L’Arci e la Camera del Lavoro di Reggio Emilia hanno affidato il compito di ricordarli al complesso musicale Lo Stato Sociale che, dopo il trionfo al Festival di Sanremo, il prossimo 3 agosto sarà protagonista di un concerto speciale nel parco del Centro internazionale Malaguzzi, proprio accanto alle ex Officine Reggiane. Il concerto – promosso da Arci Reggio Emilia e Cgil Reggio Emilia in collaborazione con Comune di Reggio nell’Emilia, Centro internazionale Loris Malaguzzi, Istoreco e con il sostegno di Iren, Coop Alleanza 3.0, Stu Reggiane Spa, Studio Alfa, Unipol, cooperativa C.I.L.A. e Nuova Latteria Fontana – è a ingresso libero e avrà inizio alle ore 21.30.
Lo Stato Sociale, a conferma del nome, non ha mai nascosto nelle proprie canzoni l’attenzione alla contemporaneità, mescolando sapientemente freschezza, leggerezza e impegno civile. Nel corso della loro ormai ultra decennale carriera, i cinque componenti del collettivo bolognese si sono esibiti nei più prestigiosi club e teatri italiani, ma anche in molte manifestazioni a sfondo sociale. Sono stati per tre volte tra i protagonisti del concerto del Primo Maggio a Roma e sono saliti sul palco dell’Ariston indossando i nomi degli operai licenziati dalla Fiat di Pomigliano. Nei loro album, pubblicati con l’etichetta indipendente Garrincha, non rinunciano a parlare di politica, disuguaglianze e precariato.
L’apertura dei cancelli è prevista per le ore 20. Prima del concerto, Istoreco proporrà una visita guidata sui luoghi dell’eccidio del 28 luglio 1943 e letture dalle cartelle del personale delle Officine Reggiane e, in particolare, di tre dei lavoratori uccisi il 28 luglio: Domenica Secchi, Gino Menozzi e Armando Grisendi. Il ritrovo è alle ore 20 davanti al Tecnopolo.
Al termine del concerto è in programma un dj set a cura di Eleva.
La capienza dell’area del concerto è di 4.000 persone. Per l’occasione, sono stati coinvolte nell’organizzazione ben 50 volontari dei circoli Arci e della Cgil, ai quali si aggiungono 25 addetti alla sicurezza. Nell’area del concerto sarà predisposta un’area ristoro a cura di Arci. Per le persone con disabilità è prevista l’installazione di una pedana dedicata, nelle vicinanze del palco.
L’iniziativa di venerdì 3 agosto è stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza alla quale hanno preso parte il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il segretario generale della Cgil Reggio Emilia Guido Mora e il presidente di Arci Reggio Emilia Daniele Catellani. Erano inoltre presenti i soggetti che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione del concerto.
"Il concerto de Lo Stato sociale – ha detto il sindaco Luca Vecchi – si svolge in un luogo simbolico di Reggio Emilia, che racchiude in sé il passato e il futuro di questa città. È qui, da quelle Officine Reggiane in cui il 28 luglio 1943 si è consumata una grande tragedia in nome della democrazia e della pace, che vogliamo ricordare quanto accaduto e fare una riflessione sul presente, in un momento in cui il nostro Paese è attraversato da parole che incitano all’odio e al razzismo. È ora che ciascuno faccia sentire la propria voce e metta in campo il proprio impegno personale: non a caso abbiamo scelto di tenere questo concerto nell’area del Centro internazionale Loris Malaguzzi, simbolo di quella competenza fondamentale di Reggio Emilia che è l’educazione, intesa come investimento sulle persone, sulla loro capacità di discernere e sull’educare come valore civico e comunitario. C’è chi cerca di dirci nella fase attuale che c’è chi è più umano e chi è meno umano. Bisogna opporsi a questa deriva".
"Attraverso la contaminazione di linguaggi diversi – ha detto Guido Mora – cerchiamo di trovare nuovi canali per trasmettere anche alle generazioni più giovani valori quali l’impegno sociale e civico, l’eguaglianza tra le persone e i diritti, e cercare di contrastare quelle che io chiamo ‘le tre i’: ignoranza, indifferenza e intolleranza".
"È importante – ha detto Daniele Catellani – in questo momento storico utilizzare linguaggi nuovi che possano tradurre la memoria alle nuove generazioni. Faremo il concerto dello Stato Sociale in un luogo tutt’altro che casuale, centrale per i significati storici e culturali che riveste ma anche per lo sguardo al futuro che parte proprio da quest’area speciale della nostra città. L’Arci abita questo luogo con la sua sede e con la sua scuola di musica ed è quindi un onore e anche una grande soddisfazione costruire un evento che ruota attorno a questi significati".
Lo Stato Sociale è un collettivo bolognese composto da Albi, Bebo, Carota, Checco e Lodo.
La band si forma nel 2009, ma solo dopo i primi due EP "Welfare Pop" (2010) e "Amore ai tempi dell’Ikea" (2011), anno in cui comincia la fruttuosa collaborazione con Garrincha Dischi), arriva nel 2012 al primo album "Turisti della democrazia" e al primo vero tour con più di 200 date in tutta Italia in nemmeno due anni. Diventano rapidamente iconiche canzoni come "Mi sono rotto il cazzo", "Sono così indie" e "Abbiamo vinto la guerra".
Nel 2014 esce il secondo album "L’Italia peggiore" trainato dal singolo "C’eravamo tanto sbagliati" (primo nella classifica singoli iTunes alla sua uscita e album nella top ten) a cui seguono un lungo tour estivo che registra oltre 70.000 presenze, un tour di 20 date –tutte sold-out- nei principali live club italiani e un secondo tour estivo che porterà la band ad essere la prima band italiana indipendente, della sua generazione, a suonare in un palazzetto dello sport.
Il 21 novembre 2015 infatti Lo Stato Sociale riempie il Paladozza di Bologna con 5.000 persone producendo in maniera del tutto indipendente l’evento, mantenendo ferma la propria tradizione di prezzi calmierati e locali pieni.
In questi quattro anni la band si è esibita anche in numerose date all’estero, tra cui Parigi, Londra, Bruxelles e Amsterdam.
Nel giugno 2016 pubblicano il loro primo romanzo "Il movimento è fermo". Il libro, edito da Rizzoli, esaurisce 5 ristampe e 10.000 copie caratterizzando la band come collettivo artistico variegato e dalle diverse forme espressive.
Nel 2017 dopo tre anni di pausa discografica esce "Amore, lavoro e altri miti da sfatare", il disco entra immediatamente nella top ten di iTunes e viene presentato il 22 aprile al Mediolanum Forum di Assago (MI) davanti a 9000 fans, con uno show ricco di sorprese e contenuti inediti.
Durante l’estate 2017 la band attraversa tutta Italia con un tour che registra circa 70000 presenze in 27 date, sull’onda dei successi radiofonici dei singoli "Amarsi male" e "Buona sfortuna".
Ad ottobre partecipano -come autori di due brani originali- alla colonna sonora del film "Gli Asteroidi", unico film italiano in concorso al Festival del Cinema di Locarno.
A fine anno esce l’inedito "Socialismo tropicale" ed il relativo videoclip in cui il tema dei confini e delle frontiere vengono trattati in maniera decisa e dirompente.
Nel 2018 partecipano al 68° Festival di Sanremo con il brano "Una vita in vacanza" che riscuote grande successo di pubblico e critica piazzandosi al secondo posto nella competizione e vincendo il premio della sala stampa Lucio Dalla. "Una vita in vacanza" anticipa il nuovo progetto discografico della band "Primati"; la prima "raccolta differenziata" della band impreziosita da tre brani inediti e una totale riscrittura di un grande classico come "sono così indie".
Dopo la fortunata avventura Sanremese "Una vita in Vacanza" diviene il singolo più venduto in Italia per due settimane consecutive e ottiene la certificazione di disco di platino FIMI in meno di tre settimane dalla sua pubblicazione.
Ad Aprile Lo Stato Sociale torna a fare la cosa che ama di più, esibirsi di fronte al proprio pubblico, partendo per un erasmus musicale per i principali club spagnoli; Siviglia, Valencia, Barcellona, Madrid e Bilbao sono le mete di questo inedito tour mediterraneo.
La Spagna è solo l’antipasto di un tour estivo Italiano, dove la band suonerà in alcune delle più importanti rassegne musicali del nostro paese tornando anche in alcuni luoghi fondamentali nella loro crescita come il Carroponte di Milano.
Lo Stato Sociale, a conferma del proprio nome, non ha mai nascosto nelle proprie canzoni l’attenzione e il bisogno di raccontare temi d’attualità, dal costume alla politica. Nel corso della propria carriera la band si è esibita sui palchi dei più prestigiosi club d’Italia ma anche di moltissimi centri sociali a cui deve larga parte dei propri esordi, partecipando a benefit e manifestazioni importanti quali Alta Felicità e Garrincha Loves Chiapas. La band ha inoltre calcato per tre volte il palco del Primo Maggio di Roma, facendosi notare per l’attenzione e la cura della messa in scena, tipica delle loro esibizioni, e facendosi inoltre sgridare da Matteo Salvini. Nell’ultima esibizione del concertone Lodo ha condotto la rassegna insieme ad Ambra Angiolini.
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Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,