Scrive in una nota l’ex coordinatore comunale di Fratelli d’Italia a Reggio Emilia, Marco Eboli: “Le parole di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione delle vittime della strage del 2 agosto del 1980, che indicano le radici di quell’attentato nella destra di governo, rappresentano una infamità storica e politica.
A pronunciarle è un ex deputato del Pd, il quale penso si sia spogliato del ruolo di presidente del comitato delle vittime della strage, per vestire quelle del militante Partito democratico, fatto non casuale, essendo previste a novembre le elezioni regionali anticipate.
Non ha fatto un buon servizio alle vittime della strage e ai loro familiari, perché la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non ha avuto mai reticenze ad affermare che la strage ha matrice neofascista, come tutte le sentenze giudiziarie hanno sancito.
Le parole di Bolognesi sono false anche dal punto di vista storico, perché Avanguardia nazionale e Ordine nuovo, furono due organizzazioni formate da persone uscite o espulse dal Msi.
Quindi se ancora oggi nel simbolo di FdI, come fu per Alleanza nazionale, vi è la fiamma Tricolore, è solo perché la destra democratica si riconosce in una storia da sempre democratica, che seppe isolare ed espellere le pulsioni terroristiche.
Se si applicasse il giudizio che Bolognesi ha utilizzato per la destra di governo e Giorgia Meloni, si dovrebbe pensare che il Pd è l’erede delle Brigate Rosse, essendo stati Gallinari, Franceshini, Bonisoli, fondatori delle Br, iscritti e militanti del Pci.
Quindi anche Elly Schlein ne è l’erede. Chissà, se Bolognesi avesse riflettuto maggiormente, forse non avrebbe pronunciato le parole infamanti che ha pronunciato, che rappresentano un boomerang per il Pd, erede del Pci.
La strage di Bologna, lo ricordo nitidamente, fu attribuita alla matrice neofascista mezz’ora dopo l’esplosione, da parte dei notiziari straordinari di Rai 2 che ascoltai quel giorno insieme a un amico, mentre non erano state avviate indagini, ma ci si occupava giustamente di soccorrere i feriti e si stilava il triste elenco dei morti.
A quelle vittime innocenti il nostro ricordo commosso, agli speculatori politici della strage il più profondo disprezzo”.
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