E’ morto Sinisa Mihajlovic, aveva 53 anni

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Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex calciatore e poi allenatore di tante squadre italiane, l’ultima delle quali, il Bologna, città della quale era anche cittadino onorario, è morto, vinto dalla leucemia che gli era stata diagnosticata nel luglio 2019.

La famiglia lo ha comunicato con una nota alla agenzia Ansa: “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic”.

“Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti – prosegue il comunicato della famiglia Mihajlovic -. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.

Sinisa Mihajlovic Coach (Bologna) ;
November 21; 2021 – Football : Italian championship 2021 2022 ; 13°Day ; match between Bologna 0-1 Venezia at Renato Dall Ara Stadium ; Bologna, Italy; ;( photo by aicfoto)(ITALY) [0855]

Mihajlovic nasce a Vukovar nel 1969, la città sul Danubio al confine con la Serbia, rasa al suolo nel 1991, da madre croata e padre serbo. Il calcio è il suo sport. Appena ventenne milita nella “Stella Rossa” di Belgrado con cui vince una Coppa dei Campioni. Nel 1992 inizia la sua carriera italiana, con la Roma, poi Sampdoria, Lazio e Inter. Con i neroazzurri vince più trofei ma la consacrazione la raggiunge con i biancocelesti. In seguito diventa allenatore di Bologna, Catania, Fiorentina, Nazionale serba, Sampdoria, Milan, Torino e di nuovo Bologna, da cui viene esonerato a settembre 2022, l’ultima panchina della sua vita.

Il cordoglio per la scomparsa

«Una notizia che non avremmo mai voluto ricevere: Sinisa Mihajlovic non ce l’ha fatta. Addio campione, sei stato un esempio di forza e coraggio per tutti noi. Non ti dimenticheremo». Così il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni alla notizia della scomparsa dell’ex calciatore e allenatore serbo.

“Sinisa Mihajlovic è stato un grande combattente. La sua morte per Bologna, che per lui è stata come una seconda casa, è una notizia davvero terribile”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia della morte dell’ex allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic. “Tutti speravamo che alla fine riuscisse a vincere la sua partita più importante, quella contro la leucemia che lo aveva colpito nel 2019 e che era ricomparsa inaspettatamente all’inizio della scorsa primavera – aggiunge Silvia Piccinini – Purtroppo la notizia della sua morte colpisce tutti quelli che lo avevano apprezzato prima come calciatore e allenatore e poi come uomo anche grazie alla grande determinazione e al coraggio con la quale aveva affrontato la malattia. Ai suoi familiari e a tutte le persone che gli hanno voluto bene va tutta la nostra vicinanza in questo momento così doloroso” conclude la capogruppo regionale M5S.

Ha scritto il governatore Stefano Bonaccini sui social: “Se ne è andato Sinisa Mihajlovic: campione sul campo e in panchina e grande uomo coraggioso, bolognese di adozione.
Ho avuto il piacere di conoscerlo in questi anni a Bologna e mi hanno sempre colpito il suo sorriso e la sua forza. Un abbraccio fortissimo alla moglie Arianna e ai figli.
Nessuno se ne va veramente finché resta nel cuore delle persone che lo amano.
Ciao Sinisa, non ti dimenticheremo”.

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore: “Ciao Sinisa.
L’amarezza è tanta in questo momento. Avevi stabilito con Bologna un legame forte, che andava ben oltre il rapporto sportivo, un legame sancito dal conferimento della cittadinanza onoraria. Una delle più importanti per il nostro Comune.
Si discusse molto è vero, ma la scelta arrivò per la profonda connessione emotiva che ci aveva unito a te, proprio a seguito della malattia. Un fatto personale,
che hai voluto rendere pubblico ed affrontare con determinazione.
Insieme abbiamo gioito e sperato. Ci siamo presi in giro e guardati negli occhi con umanità in privato. Da Sindaco ho avuto l’onore di accoglierti e lo ricordo con affetto.
Oggi siamo tutti molto colpiti dalla notizia della tua prematura scomparsa.
Ci stringiamo forte alla famiglia. Esprimo pubblicamente il cordoglio commosso di Bologna.
A te Mister, rivolgiamo un pensiero di sincera gratitudine e amicizia per le tante cose condivise che resteranno per sempre nel cuore della nostra città”.