Il cordoglio del sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari “Con Stella Borghi si è spenta una voce della coscienza civile della nostra città. Non si spegneranno l’eco di questa voce e delle idee che, con le parole e i fatti, Stella ha diffuso con intelligenza acuta e animo aperto a chiunque la incontrasse. Con anticonformismo e forte spirito di libertà, con generosità e con un’ironia che riservava a se stessa prima che agli altri.
A Reggio Emilia e non solo, è stata un antidoto vitale all’indifferenza in oltre 40 anni di impegno per i diritti di tutti: persone, animali, ambiente. L’aiutavano il carisma e la schiettezza favorita dalle sue origini toscane sì, ma anche e soprattutto dalla sua volontà coraggiosa di confrontarsi, nel rispetto di tutti e dopo aver compreso le ragioni degli altri. Era in prima linea, quando alcune tematiche non erano ancora radicate nella coscienza collettiva, non erano ancora patrimonio comune.
Di origini ebraiche, bambina con la propria famiglia aveva dovuto fare i conti e sfuggire alle persecuzioni. Da adulta, è stata antifascista. E’ stata radicale, femminista militante per i diritti delle Donne, ambientalista e animalista (fondò l’Enpa reggiana e fino all’ultimo ha guidato gli Amici della Terra), impegnata nel Fine vita e per la pace a cominciare concretamente dall’Ucraina; di recente il suo impegno l’ha legata a +Europa.
Oggi rivolgiamo a Stella Borghi il nostro grazie e il cordoglio mio e dell’Amministrazione comunale a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla e comprenderla”.
Stella Borghi è morta giovedì. Si è spenta oggi all’Hospice di Montericco ad Albinea – dove era ricoverata e da dove, non più tardi di una decina di giorni fa, aveva seguito in streaming insieme al gruppo reggiano di +Europa i lavori della direzione nazionale – Stella Borghi.
Radicale della prima ora, ambientalista, femminista, animalista, pacifista, laica e antifascista, pro-cannabis, pro-eutanasia, filo-israeliana, ultimamente attivista di +Europa, ma capace anche di firmare – un paio di anni fa – al banchetto della Lega i referendum sulla giustizia. Perché, aveva spiegato col suo solito sorriso e lo sguardo fiero, “già negli anni Ottanta avevo raccolto firme per il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati, poi vinto con l’80% ma tradito dal Parlamento con la legge Vassalli: e se il principio o la battaglia è buona, io la sostengo a prescindere dal partito e poi Pannella diceva che bisogna avere il coraggio di essere impopolari”. Una battaglia sostenuta, ovviamente, anche dai banchetti di +Europa, Italia Viva e Psi, da dove aveva registrato questo video.
Di origini toscane (il primo impegno politico risale ai tempi dell’Università di Pisa) ma a Reggio da una vita, avrebbe compiuto 82 anni a settembre. Insegnante di francese in pensione, non si è mai seduta su ‘poltrone’ importanti, eppure la Politica reggiana – quella con la “p” maiuscola – le deve tanto, davvero tanto. E da lei ha imparato forse poco, troppo poco.
Innumerevoli le battaglie che l’hanno vista protagonista per mezzo secolo con coraggio e onestà, coi suoi modi diretti e sinceri, un’ironia (e un’autoironia) a volte pungente, lo sguardo dritto e aperto nel futuro. Attiva in numerose associazioni di volontariato, pochi mesi fa aveva fondato la sezione reggiana dell’associazione Luca Coscioni.
Il gruppo di +Europa – Reggio Emilia – “In questi anni di militanza e appartenenza al direttivo di +Europa Reggio Emilia con Stella abbiamo affrontato e condotto tante battaglie, tra le quali segnaliamo la raccolta firme per l’applicazione della sentenza della corte costituzionale sul “fine vita”, ma anche la proposta (presentata prima in consiglio comunale dal nostro ex consigliere Giacomo Benassi e poi realizzata da FCR) di dotare le farmacie comunali di Reggio Emilia di uno strumento per titolare i composti galenici a base di cannanis, utili per alleviare chi soffre di alcune patologie come ad esempio la fibromialgia.
Di Stella Borghi si può dire tanto: tenace, libera, anticonformista, appassionata, scomoda, persino irriverente.
Per noi è stata prima di tutto un esempio di impegno politico e civile, un’amica preziosa, una “zia” affettuosa (come amava definirsi per i più giovani), un esempio di forza, coerenza e umanità, sino alla fine dei suoi giorni.
Stella si è circondata di amici, ha chiesto che l’ultimo direttivo si potesse svolgere da lei mentre era all’hospice (in quella serata ci ha ricordato le sue tante battaglie) e se n’é andata come ha vissuto: donando se stessa fino alla fine.
Oggi ci lascia una grande eredità da portare avanti, che con grande commozione accogliamo, nella consapevolezza del grande segno e impegno che Stella Borghi ha lasciato nella nostra città e in ciascuno di noi.
È stato un onore e soprattutto un piacere aver percorso un pezzo di strada insieme, una strada per le libertà, fino alla fine!
Buon viaggio Stella Regina, ci mancherai tantissimo”.
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