La Passeggiata Settecentesca di Reggio, prevista nell’ambito del progetto Ducato Estense, sarà pienamente accessibile a tutti grazie a un progetto specifico dedicato al superamento delle barriere architettoniche grazie alla realizzazione di soluzioni per facilitare la mobilità delle persone non vedenti e ipovedenti.
Il progetto, messo a punto dall’amministrazione comunale assieme al Criba (Centro regionale di informazione per il benessere ambientale) e approvato di recente dalla giunta comunale, si integra con quello complessivo di riqualificazione del percorso estense, con l’obiettivo di facilitare l’orientamento e la sicurezza delle persone non vedenti, ipovedenti e di tutti coloro che hanno difficoltà motorie.
I percorsi per persone non vedenti e ipovedenti, previsti ex novo in via Ariosto, piazza Diaz (porta Castello) e nel tratto di viale Umberto I compreso tra piazza Cadorna (incrocio con via Codro) e piazza Lepanto (ponte di San Pellegrino), oggetto del cantiere di restauro e valorizzazione funzionale in corso, hanno mirato a utilizzare per lo più linee guida naturali: solo dove era richiesta un’informazione certa sono state adottate porzioni di pavimentazione tattilo-plantare per evidenziare situazioni di pericolo, oppure l’intercettazione di attraversamenti, fermate dell’autobus, o per favorire l’orientamento sulle rotatorie e negli attraversamenti pedonali obliqui.
Vere e proprie “piste tattili” saranno invece installate nei grandi spazi, in cui mancano riferimenti fisici o acustici che possano indirizzare le persone non vedenti o ipovedenti nella giusta direzione: sono costituite dal codice rettilineo, che invita a essere seguito, e da altri codici che forniscono ulteriori informazioni necessarie all’orientamento e alla sicurezza. Queste “piste tattili” saranno installate in un piazzale pedonale, nell’attraversamento di una strada molto larga, o su porzioni di marciapiede prive di guide naturali o sulle quali sono presenti ostacoli o pericoli.
Il progetto, inoltre, fornisce indicazioni sulla collocazione adeguata (non interferente) dei manufatti situati lungo la Passeggiata Settecentesca, come i cestini dei rifiuti e i porta-biciclette, le transenne e i dissuasori, che non dovranno ostacolare la continuità del camminamento. Le fermate dei mezzi pubblici, previste lungo il percorso, saranno accessibili e si collegheranno con il nuovo percorso pedonale secondo un concetto di sistema della mobilità autonoma.
Il progetto speciale, che implementa e integra quello complessivo di riqualificazione, comporterà un investimento di 150.000 euro e si pone anche l’obiettivo di omogeneizzare questi nuovi percorsi con quelli già esistenti, realizzati nel corso delle riqualificazioni delle piazze Gioberti e Roversi e del tratto dello stesso viale Umberto I compreso tra via Mameli e via Codro, costruito nel 2008. Il progetto rientra nell’ambito di Reggio Emilia Città senza barriere ed è stato sviluppato in collaborazione con Farmacie comunali riunite.
L’obiettivo, ha spiegato l’assessora comunale alle pari opportunità Annalisa Rabitti, che è anche coordinatrice del progetto Reggio Emilia Città senza barriere, “è far sì che il tracciato, che da corso Garibaldi arriva allo storico ponte di San Pellegrino, sia arricchito con tracciati continui, armonizzati e omogenei tali da offrire piena fruibilità a tutte le persone, con particolare attenzione alle persone con disabilità. Questo tipo di intervento, realizzato in alcune precedenti riqualificazioni, nella Passeggiata Settecentesca assume una qualità e una funzionalità più organiche, continuative su tutto il percorso di un paio di chilometri. Come ripetiamo sempre, i luoghi adatti alle persone con disabilità sono luoghi più accoglienti, comodi e migliori per tutti, per costruire una città veramente ospitale”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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