Dicono consiglieri comunali reggiani De Lucia e Montanari in una nota: “Scelta sbagliata, scriveremo al Sindaco di Piacenza”.
“In questi giorni è in discussione al Senato il disegno di legge Zan che punirebbe chi agisce violenza o istiga alla violenza nei confronti delle persone LGBTI+, donne e persone con disabilità.
Chi sta seguendo la discussione ha ben presente l’enorme sforzo che i promotori del DDL stanno facendo per far comprendere gli obiettivi e il valore di questa legge. Legge che mira ad estendere la già presente legge Mancino, ampliandola con i termini: sesso, genere, identità di genere, orientamento sessuale e abilismo.
Abbiamo sentito molto parlare gli oppositori che questo disegno di legge mette a rischio la libertà di parola e che sarà una legge bavaglio, peccato che, giusto qualche giorno fà il bavaglio alla comunità LGBTI+ l’ha messo proprio chi oggi chiede di toglierlo al DDL Zan.
Il Comune di Piacenza, sotto la guida del centro destra, ha intimato alla Cooperativa Arco, che gestisce Spazio 4, centro d’aggregazione giovanile, di cancellare lo spettacolo di Drag Queen, che era parte della serata di beneficenza organizzata da Arcigay Piacenza e Arci Piacenza per ricordare i Moti di Stonewall “la prima rivolta della comunità LGBTI+ di New York del 1969”. Serata che si terrà nonostante tutto domani (16 luglio) con le Drag queen ma senza esibizione.
La motivazione ufficiale del divieto al Drag Queen Show fornita dal Comune di Piacenza è stata: “La manifestazione si tiene all’interno di un centro di aggregazione comunale, a Voi affidato tramite concessione, con una generale finalità educativa nei confronti dei frequentanti e della comunità (art.5 “il centro si propone di…favorire la socializzazione e l’arricchimento culturale della popolazione… attraverso l’offerta di una molteplicità di iniziative e attività educative, culturali, ricreative e sportive … promuovere e sostenere l’iniziativa spontanea dei cittadini e dei gruppi informali rispetto alla realizzazione di sane attività aggregative, educative e di intrattenimento…). L’iniziativa in oggetto non è stata definita in dettaglio nella precedente comunicazione di giugno. Il confronto con l’iniziativa del 2019 – era stata realizzata una iniziativa analoga – non è pertinente in quanto si trattava di un diverso contesto. Si conferma quindi di non autorizzare lo spettacolo, in quanto non si ravvisa la coerenza con le finalità del centro e del servizio a Voi affidato.”
“Esprimiamo la nostra solidarietà ad Arcigay e Arci Piacenza, oltre che alla cooperativa Arco. Nell’anno 2021 non troviamo scandaloso una serata di sensibilizzazione con drag queen in un locale in concessione del Comune.”
“Questo ci dimostra per l’ennesima volta di come una certa parte della politica sia lontana anni luce dalla vita contemporanea dei cittadini, oltre che non essere a conoscenza della storia delle lotte del movimento LBGTI+. Per questo scriveremo al sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri.”
“Chi vuole limitare la libertà di parola e di espressione a chi? Una legge che chiede di estendere le tutele anche alla comunità LGBTI+ e alle persone con disabilità o chi blocca iniziative culturali perché vuole imporre il proprio metodo culturale/educativo?”
“Invitiamo la cittadinanza di Reggio Emilia di unirsi alla piacevole serata di Domenica 18 Luglio presso la Ghirba, Biosteria della Gabella in Via Roma 76, con lo staff Maîtresse e Arcigay Gioconda per la serata LGBTI+ di Reggio Emilia”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]