Nel 2021 la Camera di commercio di Reggio punta a un rapido recupero e a una nuova crescita del valore dell’export emiliano verso gli Stati Uniti, che lo scorso anno ha accusato una flessione dell’11,6% a causa della pandemia di nuovo coronavirus.
Per questo motivo è dedicato proprio al grande mercato d’oltreoceano – il terzo per importanza per l’economia reggiana, dopo quelli di Germania e Francia – il terzo appuntamento (i primi due hanno riguardato Corea del Sud e Germania/Polonia) del percorso camerale per sostenere le imprese nella ricerca di nuovi partner sui mercati internazionali.
Nel 2020 gli Stati Uniti hanno assorbito l’export reggiano per quasi 870 milioni di euro, con una diminuzione evidente rispetto agli oltre 983 milioni dell’anno precedente. Il calo ha interessato, in particolare, i prodotti metallurgici (-21%, da 24,3 a 19,2 milioni), gli apparecchi elettronici (12 milioni in meno di export) e, in termini assoluti, il settore della meccanica, che da sola vale quasi il 59% dell’intero export reggiano negli Usa, che lo scorso anno ha lasciato sul campo ben 98 milioni, passando da 610 a 512 milioni di prodotti esportati.
Più contenuta la perdita del settore ceramico, il secondo nella graduatoria dell’export reggiano verso gli Usa, che ha fatto segnare una flessione del 4,7% scendendo da 112,2 a 106,9 milioni. In diminuzione anche il sistema moda, che ha visto una riduzione del 5,3% (passando da 42 a 37,9 milioni), e i prodotti lattiero-caseari, che hanno perso complessivamente il 12,3% (1,3 milioni in meno rispetto al 2019).
Di segno opposto, invece, gli andamenti del comparto degli apparecchi elettrici, che ha fatto registrare una crescita del 2,3%, salendo da 86,8 a 88,8 milioni di export; segno positivo anche per il settore del vino e delle bevande (+7,8%, da 24,7 a 26,6 milioni) e, ancor di più, per quello dei salumi e delle carni – che ha evidenziato un autentico exploit (+62,9%) con un aumento di quasi 4 milioni, passando dai 6 milioni del 2019 ai 9,8 milioni dello scorso anno.
Sul mercato statunitense, ha sottolineato il commissario straordinario della Camera di commercio di Reggio Stefano Landi, “abbiamo sicuramente ampie possibilità di recupero dei valori cui eravamo giunti negli anni scorsi, ma il nostro obiettivo è quello di ampliare ulteriormente questi spazi, puntando a incrementare le partnership sulle quali le nostre imprese possono contare e cogliendo al meglio le opportunità di un Paese in cui non si parla più di dazi o di altre misure che possano ostacolare l’aumento degli scambi”.
Da qui, dunque, la ricerca mirata di nuovi partner sostenuta dall’ente camerale reggiano: le imprese interessate al progetto potranno aderire entro il prossimo 30 aprile.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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