Dopo oltre un anno e mezzo di attesa, polemiche e sollecitazioni, la forma giuridica cooperativa è stata reintegrata tra quelle adottabili per la gestione di attività sportive. Con il decreto cosiddetto “correttivo” alla riforma della legge sullo sport del febbraio 2021, infatti, il Parlamento ha rimediato a una “svista” che aveva fatto insorgere il sistema cooperativo nazionale: proprio le imprese cooperative, infatti, non erano state previste tra i soggetti gestori di attività, strutture e impianti sportivi, a differenza di quanto previsto per tanti altri tipi di società ed enti.
“Sebbene sia stato necessario un periodo lungo per superare quello che era apparso da subito un clamoroso scivolone, siamo soddisfatti di questo risultato, che peraltro va a cogliere quella che è una realtà di fatto: e cioè la presenza, già oggi molto forte anche nel nostro territorio, di un ampio tessuto cooperativo nello sport”, ha commentato il responsabile delle cooperative sociali, sportive e culturali di Confcooperative Reggio Roberto Magnani.
Ad oggi alla centrale cooperativa reggiana aderiscono 19 imprese sportive, che contano complessivamente 1.350 soci e socie, 300 persone dipendenti (fisse e stagionali) e oltre 10.000 utenti. Una realtà, ha sottolineato Magnani, “ampia e ben diffusa sul territorio, che certamente nella cooperazione sportiva può trovare risposte importanti alle difficoltà che scontano tanto il pubblico quanto il privato sociale nell’organizzazione e nella gestione di attività, strutture e impianti”.
Oltre al riconoscimento per l’impresa di natura cooperativa, il decreto ha introdotto anche nuovi elementi importanti, soprattutto in materia di lavoro sportivo, compensi, trattamento tributario e previdenziale, a sostegno delle attività condotte da imprese e associazioni.
Proprio per fare il punto su queste novità Confcooperative Reggio, con il suo servizio Coopersport, ha organizzato per mercoledì 26 ottobre un webinar di approfondimento tecnico e normativo: sarà anche l’occasione per approfondire lo stato di salute di un settore che continua a vivere grandi preoccupazioni a causa soprattutto dei costi dell’energia, ancora piuttosto elevati proprio mentre ci si addentra nell’autunno e nell’inverno, stagioni inevitabilmente segnate da un aumento dei consumi.
“Serviranno e chiederemo aiuti”, ha annunciato Magnani, che nel frattempo però ha voluto anche manifestare un plauso alla Regione Emilia-Romagna per il sostegno economico recentemente assicurato alle piscine gestite da privati, colpite dalle pesanti conseguenze legate alla pandemia di nuovo coronavirus. I ristori, come ha ricordato Magnani, sono arrivati anche a due cooperative reggiane aderenti a Confcooperative: “Alla Regione va riconosciuto il merito di aver concretamente soccorso anche questi impianti dopo la prima azione riservata a quelli pubblici”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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