La diocesi di Reggio Emilia e Guastalla si prepara ad accogliere il nuovo vescovo, l’arcivescovo Giacomo Morandi, che prenderà il posto di mons. Massimo Camisasca, che ha lasciato l’incarico dopo nove anni di servizio pastorale. Il vicario generale della diocesi, monsignor Alberto Nicelli, ha convocato la comunità diocesana per domenica 13 marzo alle 16.30 nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Reggio per la solenne concelebrazione eucaristica, che costituirà il momento di inizio del ministero pastorale del nuovo vescovo.
La giornata sarà scandita da vari momenti: in mattinata, arrivando da Modena, monsignor Morandi incontrerà la comunità di Rubiera, poi visiterà la casa circondariale e la Casa della carità di San Giuseppe a Reggio, per poi recarsi al monastero delle Serve di Maria a Montecchio Emilia; sempre a Montecchio pranzerà con i sacerdoti ospiti della Casa del clero. Nel pomeriggio, invece, l’arcivescovo raggiungerà la basilica della Ghiara a Reggio, dove incontrerà i giovani della diocesi. Dopo la preghiera di affidamento alla Beata Vergine Maria, il nuovo vescovo raggiungerà piazza Prampolini, dove riceverà il saluto delle autorità civili e militari prima di entrare nella cattedrale per la concelebrazione eucaristica.
Per assistere alla liturgia non è necessaria alcuna prenotazione. L’accesso dei fedeli a piazza Prampolini e alla cattedrale sarà consentito a partire dalle ore 15. Per favorire la partecipazione saranno disponibili anche numerosi posti a sedere collocati in piazza, dove sarà installato un maxischermo; in caso di maltempo, invece, il maxischermo sarà posizionato nella basilica di San Prospero. Il Centro diocesano per le comunicazione sociali, inoltre, trasmetterà la celebrazione in diretta streaming sul canale YouTube La Libertà Tv.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]