Dispersione scolastica, in Emilia al 9,9%

Scende al 9,9% nel 2017 – dall’11,3% del 2016 – il tasso di dispersione scolastica in Emilia-Romagna, cioè la percentuale dei giovani tra i 18 e 24 anni in possesso al massimo della licenza media, che non frequentano corsi scolastici né svolgono attività formative.

La regione raggiunge quindi in anticipo l’obiettivo europeo fissato al 10% dalla Strategia 2020, e fa meglio di Veneto (10,5%), Piemonte (11,5%) e Lombardia (12%), mentre l’Italia si è attesta complessivamente al 16% e l’Ue 28 al 10,7%.

 
Si tratta, in questo caso, di percorsi che permettono di conseguire una qualifica professionale anche ai giovani che hanno assolto il diritto/dovere dell’istruzione obbligatoria con il compimento dei 18 anni, senza essere riusciti a completare il proprio percorso formativo. L’investimento regionale è di 2 milioni di euro per 25 percorsi, approvati nei primi sei mesi del 2018, rivolti a 332 giovani.  Della durata di 600 ore, di cui 240 di stage, finanziati con risorse del Fondo sociale europeo, danno ai partecipanti la possibilità di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie a inserirsi nel mondo del lavoro, all’interno di imprese che hanno necessità di nuove professionalità e che mettono a disposizione nuovi posti di lavoro.
 
I percorsi attivati hanno riguardato le seguenti qualifiche: Operatore meccatronico dell’autoriparazione (luogo di svolgimento Piacenza), Operatore della ristorazione (Bologna) e Operatore meccanico (Codigoro, Fe), Operatore agro-alimentare (Ravenna), Operatore del punto vendita (Bologna), Operatore del verde (Ravenna), Operatore di cura e pulizia di spazi e ambienti (Ferrara), Operatore di magazzino merci (Fidenza, Pr), Operatore di impianti elettrici solari e fotovoltaici (Bologna). 
I fabbisogni formativi e professionali dei giovani e gli impegni delle imprese sono stati formalizzati in un Accordo di partenariato.