Con l’approvazione dell’assestamento al bilancio di previsione 2022 della Regione Emilia-Romagna, di cui è ancora in corso l’iter, che si concluderà con il via libera dell’assemblea legislativa, previsto entro la fine di luglio, dovrebbero accelerarsi i tempi di liquidazione dei risarcimenti dei danni subiti dalle imprese agricole emiliano-romagnole colpite dalle calamità naturali del 2020: le gelate, le brinate e la maculatura bruna, la grave malattia fungina che aggredisce il pero.
Già a partire dal prossimo agosto, se tutto andrà secondo i piani, è previsto un anticipo di 23 milioni di euro da parte della Regione rispetto alle risorse statali stanziate per gli indennizzi, che per l’Emilia-Romagna ammontano complessivamente a 28 milioni. L’obiettivo è quello di garantire liquidità alle imprese del settore, per favorire il reddito d’impresa e sostenere i posti di lavoro nel comparto agricolo e agroalimentare.
Ad oggi, a fronte di 2.172 richieste ricevute, sono già stati resi disponibili più di 13 milioni di euro, oltre dodici dei quali già liquidati. Tra gli altri pagamenti garantiti dalla Regione figurano i quasi due milioni per la maculatura bruna (159 le domande presentate), mentre sono disponibili 532.000 euro per i danni alle strutture causati dal maltempo e dalle calamità naturali (22 le domande presentate).
A questi 28 milioni, frutto dell’intesa raggiunta in seno alla Conferenza Stato-Regioni sul riparto delle risorse complessivamente previste dalla legge di stabilità (pari a 70 milioni), si aggiungono 52,3 milioni di indennizzi previsti dal Decreto Sostegni per far fronte ai danni provocati dalle gelate tardive della scorsa primavera, 13 milioni per le gelate del 2020 e 11,5 milioni per i danni causati dalla cimice asiatica. In totale, dunque, gli indennizzi nazionali stanziati per il settore ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna ammontano a quasi 105 milioni.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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