Dalla Val d’Enza alla Val Cedra un sentiero per il recupero delle tradizioni orali musicali

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“Il sentiero dei portatori delle tradizioni orali dalla valle dell’Enza alla val Cedra” è il titolo dell’interessante progetto presentato nei giorni scorsi nella Sala del Consiglio provinciale di Reggio Emilia che prevede, a partire da venerdì 29 marzo a Vetto fino al primo settembre a Palanzano, anche una serie di manifestazioni da parte di gruppi corali che coinvolgeranno anche Ciano d’Enza.
Alla presentazione in Provincia hanno preso parte, oltre alla consigliera delegata alla Cultura, Francesca Bedogni, Teresa Camellini, direttrice dell’Istituto M&D (per la conservazione e divulgazione della ricerca musicale e musicologica), Loris Lepri (Settore Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna), Costantino Vecchi (archivista dell’Istituto di Musica Comparata della Fondazione G. Cini di Venezia), Clementina Santi (studiosa di letteratura dell’Appennino), Alberto Nobili (curatore del libro Sulle tracce di Rocco Nobili, un intellettuale dell’Appennino) e con il coinvolgimento del Comune di Vetto, promotore insieme all’M&D del progetto e dei comuni di Canossa, Palanzano e Monchio delle Corti.
Il progetto triennale inteso come divulgazione dei beni sonori della ricerca contenuti nell’Istituto M&D (3.500 titoli di cui 400 relativi alla etnomusicologia e 500 relativi alle registrazioni sul campo di musica di tradizione orale), patrocinato con convinzione dall’Assessorato alla Cultura della Regione-Emilia e contestualmente apprezzato da Loris Lepri come intelligente operazione culturale che ogni comunità dovrebbe poter promuovere, prevede per il 2024 manifestazioni musicali dislocate lungo l’asse della ricerca che parte da Carbonizzo, passa da Vetto prosegue per Palanzano sino a raggiungere Monchio delle Corti.
La Regione Emilia-Romagna si è resa disponibile a iniziare un dialogo con i territori protagonisti delle iniziative promosse per cercare di supportare con gli strumenti ad oggi accessibili le competenze così preziose come quelle dimostrate in sinergie encomiabili fra diverse realtà amministrative.


Nel corso dell’iniziativa in Provincia sono stati presentati da Teresa Camellini i documenti sonori legati alla ricerca sul campo della valle dell’Enza e della val Cedra condotta dallo studioso Marcello Conati, musicologo di chiara fama e ricercatore sul campo della musica di tradizione orale di area emiliana e veneta. L’Istituto M&D, diretto dalla stessa Camellini ha stipulato una convenzione con l’Istituto di Musica Comparata della Fondazione G. Cini di Venezia per la divulgazione del repertorio di musica di tradizione orale secondo la quale i beni sonori saranno divulgati in manifestazioni musicali.I direttori dei gruppi corali Antonella Fanfoni, Attilio Lutero, Gian Pietro Capacchi e Rachele Grassi hanno preso in esame alcuni esempi della ricerca, li hanno studiati per le manifestazioni che inizieranno il prossimo 29 marzo a Vetto e proseguiranno il 15 di giugno a Ciano d’Enza, il 28 luglio a Vetto con la musica strumentale di tradizione orale Paolo Simonazzi e il suo gruppo, il 9 agosto con la riunione dei gruppi partecipanti e il primo settembre a Palanzano.
Il progetto promosso dall’M&D prevede inoltre la formazione in ambito scolastico per il 2024/2025, apre la ricerca sulla letteratura di tradizione orale in Appennino e promuove l’apertura di un archivio presso il Comune di Vetto con l’intento di divenire il punto di riferimento online con la Fondazione Cini di venezia e il contenitore di nuove ricerche in Appennino.