La giunta regionale ha assegnato complessivamente quasi 3 milioni di euro per consentire la realizzazione di 59 progetti (23 a valenza locale e 36 a supporto del sistema regionale di prevenzione) elaborati dalle aziende Usl dell’Emilia-Romagna per rafforzare la prevenzione degli infortuni, l’emersione delle malattie professionali e le attività di vigilanza, formazione e promozione della salute.
I progetti ammessi a finanziamento sono stati selezionati dopo una specifica istruttoria tecnica condotta dal Servizio regionale prevenzione collettiva e sanità pubblica della Direzione generale cura della persona, salute e welfare, tenendo conto della rispondenza a una serie di criteri: dall’effettivo potenziamento dell’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro alla coerenza rispetto alla programmazione regionale e agli obiettivi di sanità pubblica, dalla praticabilità e validità sotto il profilo organizzativo all’evidenza scientifica di efficacia delle azioni proposte.
Tra gli aspetti ritenuti strategici dalla Regione, in primo piano c’è sicuramente il rafforzamento della prevenzione dei rischi lavorativi attraverso l’attività di vigilanza nei comparti più soggetti a infortuni particolarmente gravi – come l’edilizia, l’agricoltura e la logistica – e di verifica e controllo sull’uso in sicurezza di attrezzature, macchine e impianti. Un altro aspetto riguarda l’attenzione all’insorgenza di malattie professionali, soprattutto in comparti particolari (caratterizzati, ad esempio, dall’esposizione a sostanze pericolose) o che hanno una rilevanza locale (come il porto di Ravenna).
Fondamentale anche la promozione della salute e della sicurezza, la formazione, l’informazione e l’assistenza ai lavoratori, alle lavoratrici e alle aziende: tutte attività previste nel progetto a valenza regionale che riguarda la prevenzione e il contenimento del contagio da virus Sars-CoV-2 nei luoghi di lavoro.
La Regione ha considerato strategico, inoltre, sostenere lo sviluppo di altri progetti di rilievo regionale per l’emersione e la prevenzione delle malattie professionali, con particolare riferimento alle patologie muscolo-scheletriche e a quelle neoplastiche, e all’implementazione di un sistema informativo regionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro che preveda l’aggiornamento costante del portale Oreil, “contenitore” di un enorme patrimonio informativo con dati su infortuni, malattie professionali, registri mesoteliomi, tumori professionali a bassa frazione eziologica e degli ex esposti ad amianto.
Tra le altre attività svolte dai progetti destinatari di finanziamento figurano il supporto alla riduzione delle esposizioni all’amianto dei cittadini e dei lavoratori, in continuità e per un ulteriore sviluppo delle azioni previste nel Piano amianto della Regione; la prevenzione del rischio legato agli agenti chimici; la scuola, come promotrice di salute e di sicurezza; la formazione e l’aggiornamento degli operatori; il sostegno all’azione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
I due milioni e 966mila euro a disposizione provengono dalle sanzioni comminate ad aziende e imprese inadempienti sul fronte della tutela e della sicurezza sul lavoro riscosse nel secondo semestre del 2019 e nel primo semestre del 2020 dalle aziende Usl, poi riversate nelle casse regionali sulla base della normativa nazionale e delle disposizioni regionali.
La Regione Emilia-Romagna, a sua volta, ha ritenuto di ri-assegnare alle stesse Ausl la somma complessiva, destinando nello specifico 2,2 milioni al finanziamento di 23 progetti a valenza locale e la restante parte (oltre 700mila euro) a 36 progetti a supporto del sistema di prevenzione regionale.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]