Dopo le segnalazioni di un trend in aumento delle richieste di aiuto durante il lockdown, si rafforza l’impegno della Regione Emilia-Romagna a sostegno delle donne vittime di violenza domestica, in un momento reso ancora più difficile dall’emergenza Coronavirus.
Dopo la campagna di comunicazione promossa nelle scorse settimane per invitare le donne che subiscono abusi a contattare i numeri d’emergenza e a rivolgersi ai centri antiviolenza presenti in ogni provincia, la Regione metterà ora a disposizione – con risorse del proprio bilancio – i fondi necessari per garantire un’accoglienza in sicurezza alle persone costrette a lasciare la propria abitazione e per garantire la sicurezza di ospiti e operatrici dei centri antiviolenza e delle case rifugio.
Come ha spiegato l’assessore regionale alle pari opportunità Barbara Lori durante la videoconferenza con le rappresentanti dei centri antiviolenza, delle case rifugio e dei Comuni in cui hanno sede, si tratta di uno stanziamento straordinario di circa 350mila euro che si aggiunge – ma con tempi di erogazione molto più celeri – ai fondi già assegnati all’Emilia-Romagna dal governo (ma non ancora nelle disponibilità della Regione) per finanziare gli interventi urgenti a favore delle donne vittime di violenza: circa 700mila euro come quota parte dei 10 milioni complessivamente sbloccati dalla ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.
Le risorse saranno ripartite tra i Comuni e le Unioni di Comuni che ospitano sul proprio territorio centri antiviolenza e case rifugio e andranno a sostegno dell’attività straordinaria necessaria in queste e nelle prossime settimane per coprire i costi per gli alloggi in cui le donne uscite di casa potranno trascorrere il periodo di isolamento, per la sanificazione dei locali e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuali e di attrezzature e materiali necessari alle ospiti, ai loro bambini e alle operatrici.
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