Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto-legge per rimodulare le disposizioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19 nel periodo successivo al giorno dell’Epifania, in cui scadranno gli effetti del precedente Decreto Natale.
Tra il 7 e il 15 gennaio saranno vietati su tutto il territorio nazionale gli spostamenti tra diverse regioni o province autonome, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Sarà comunque consentito il rientro alla propria residenza, al proprio domicilio o alla propria abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case situate in un’altra regione o provincia autonoma.
Nei giorni di sabato 9 e domenica 10 gennaio su tutto il territorio nazionale saranno valide le misure previste per la cosiddetta “zona arancione”, come regolata dal Dpcm dello scorso 3 dicembre. In quel weekend sarà comunque in vigore la deroga – già prevista dal Decreto Natale – per i piccoli comuni, che consente alla popolazione dei comuni fino a 5.000 abitanti di potersi spostare entro una distanza di 30 chilometri dai confini del proprio comune, ad esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Il nuovo decreto legge prevede anche che dal 7 al 15 gennaio nei territori eventualmente inseriti nella cosiddetta “zona rossa” sia consentito spostarsi – una sola volta al giorno, e fino a un massimo di due persone – verso una sola abitazione privata del proprio Comune. Alla persona o alle due persone potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono, senza che queste concorrano al numero massimo previsto.
Il nuovo DL ha inoltre rivisto i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali le regioni e le province autonome saranno divise in zone gialle, arancioni o rosse. Il testo, infine, interviene sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, disponendo la ripresa dell’attività in presenza (per il 50% degli studenti) a partire dall’11 gennaio.
Per quanto non diversamente specificato, restano in vigore per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio le altre misure previste dal Dpcm del 3 dicembre scorso e dalle successive ordinanze.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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