Dal 5 al 7 ottobre al circolo Arci Cucine del Popolo di Massenzatico torna il convegno internazionale organizzato dal centro studi Cucine del Popolo, dedicato quest’anno alle “Cucine senza confini”.
“Se la nostra patria è il mondo intero, la nostra cucina, di conseguenza, non può che essere senza frontiere, aperta, solidale e inclusiva”, hanno spiegato gli organizzatori: “Le Cucine del Popolo da oltre 20 anni propongono una gastronomia sociale abbinata a una felicità aggregativa mediante una prassi libertaria tesa a costruire un progetto culturale resistente. Con i fermenti razzisti che in particolar modo oggi attraversano il nostro paese, è necessario trovare dei percorsi dal basso in grado di fronteggiare questa deriva autoritaria ribadendo i valori del socialismo umanitario in una prospettiva internazionalista”.
Con questo nuovo convegno “pensiamo di essere sul “filo del tempo” con una riflessione approfondita per le scadenze del futuro più prossimo, a partire da alcuni appuntamenti nelle città europee dove porteremo con le nostre esperienze gastronomiche, mutualistiche e associative”. Il pranzo di domenica 7 ottobre, dedicato appunto alle “cucine dei popoli”, sarà realizzato direttamente dai rifugiati e dai sinti, che cucineranno i loro piatti tipici creando un grande momento di condivisione.
Parteciperanno inoltre al convegno artisti, poeti, scrittori, giornalisti e musicisti, che porteranno le loro riflessioni e le loro performance. Saranno presenti infine uno spazio bimbi, un servizio libreria, biliardino e ping pong, servizio bar e punti di ristoro.
Il programma
Venerdì 5 ottobre
12.00 Inaugurazione dell’Archivio delle Cucine del Popolo
14.00 Aperitivo con le delegazioni internazionali
16.00 Allenamenti Orizzontali con Ciccioli e Lambrusco, Ostriche e Bollicine
19.00 Apertura del Convegno con i giornalisti Armando Torno e Rinaldo Giarola
20.00 Gnoccata Sociale dei 200
22.00 Suonatori Libertari Calabresi
24.00 Rinfresco Propiziatorio
Sabato 6 ottobre
10.00 Vaccinazione Antiautoritaria con gli Spavaldi
11.00 Laboratori con Liquori Proletari: Pelinkovac con Giacomo Della Chiesa, Grappa alla Macchia con Stefano Bet e Amaro del Partigiano con Luca Federici
13.00 pranzo dell’Operaio, a cura del Barone Rosso della Lunigiana
14.30 Incursione Spericolata di Enea Virgilio Stefano Raspini
TEATRO ARTIGIANO // via Beethoven 90
15.30 Convegno di Studi “Cucine senza Confini”:
Alberto Capatti, “Il Linguaggio delle Cucine del Popolo: Memoria e Immaginazione”
Pietro D’Alessio, “Mangiare Etnico”
Federico Ferretti, “Il Pasto degli Esploratori”
Edy Zarro, “La Cucina che non c’è”
Mauro Balboni, “Il Pianeta Mangiato”
Enrico Voccia, “Saperi e Sapori nell’Ellenismo”
Elisabetta Salvini e Lorena Carrara, “Partigiani a Tavola”
Eliana Bartoli, “La Nostra Tovaglia Rossonera”
18.00 Tavola Rotonda dei relatori
19.00 Le Cucine del Popolo viste dalla Spagna, con Alfredo Gonzales
20.00 Veglione Rosso con Menu Socialista del 1910: antipasti, cappelletti in brodo, bolliti, salse di campagna e dolce con Lambrusco Rosso Vivo con alternativa vegana e vegetariana.
(Costo 21 Euro, prenotazione obbligatoria!)
22.00 Avvisi e Ricordi
23.00 Coro sociale Violenti Piovaschi
24.00 Fumi Popolari e Happening Collettivo con i Guseder
Domenica 7 ottobre
9.00 Distribuzione dello Zabaione della Mamma
10.00 Laboratori: Ghiaccioli con Stefano Braidi, Frattaglie con Luigi Rigazzi e Sottaceti con Arturo Bertoldi
12.00 Cucine del Popolo Contro Onu: “Non Perdiamo la Lingua ed il Gusto, o Non Usciremo”, di Alberto Capatti
13.00 Pranzo con le Cucine dei Popoli: Rifugiati, Nomadi e Mapuche
14.00 Poesie Oltre le Frontiere di Giovanni Canzoneri
15.00 Il Biliardino della Rivoluzione con Enrico Riot
16.00 Torneo di Calcetto senza il Balilla
19.00 La Macchina Infernale, Happening di Ermanno Bartoli
20.00 Tigelle e Gnocco Fritto
21.00 Performance con ospiti a sorpresa
23.00 Chiusura del Convegno al Canto de L’Internazionale
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]