Dopo i 1.400 studenti coinvolti tra febbraio e i primi giorni di marzo, è già pronto per la seconda fase “What Europe does for me – Cosa fa l’Europa per me”, il percorso formativo sul funzionamento dell’Unione Europea e sulle opportunità che offre: rivolto alle scuole superiori, è promosso da tre anni dalla Provincia di Reggio in collaborazione con la Fondazione E35.
Fino al 27 marzo sono aperte le iscrizioni online ai cinque webinar di approfondimento tematico (tutti in programma dalle 15 alle 16.30) i cui argomenti sono stati definiti proprio in base alle preferenze espresse dagli studenti e dalle studentesse che hanno preso parte ai primi due moduli introduttivi, dedicati all’integrazione europea e al funzionamento dell’Ue.
Il primo appuntamento è per il 31 marzo con un webinar realizzato insieme all’Agenzia Eurodesk di Reggio sulle opportunità di mobilità giovanile in Europa (dal programma Erasmus+ al volontariato europeo), mentre giovedì 8 aprile si parlerà (in collaborazione con la delegazione della Regione Emilia-Romagna presso l’Ue) della politica economica e monetaria dell’Ue (dall’euro al Next Generation Eu).
“Brexit: origini e conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Ue” è invece il tema del webinar di mercoledì 14 aprile, affrontato anche attraverso il punto di vista di un cittadino italiano residente in Uk (Nicolò Paolucci, project manager di Euro Training Services), prima dei due ultimi appuntamenti dedicati a “Nuovi allargamenti tra cittadinanza e diritti umani” (giovedì 22 aprile, in collaborazione la Fondazione Mondinsieme e con la testimonianza di Tamara Cvetković, giovane peacebuilder bosniaca) e a “La lotta al cambiamento climatico: dal Green Deal europeo alla strategia di Reggio Emilia” (in programma mercoledì 28 aprile con la partecipazione di Marco Cervino, fisico e ricercatore presso l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr).
“Portare in Europa i nostri giovani è da sempre uno degli obiettivi della Provincia che dal 2009, grazie a un apposito Ufficio per le politiche comunitarie, poi confluito nella Fondazione E35, ha permesso a ben duemila ragazzi reggiani di effettuare stage all’estero”, hanno ricordato il presidente della Provincia Giorgio Zanni e la vicepresidente Ilenia Malavasi: “Nella speranza di poter presto riproporre queste esperienze importantissime, non solo dal punto di vista formativo, è comunque fondamentale proseguire anche in questo lavoro di conoscenza dei meccanismi, del funzionamento e delle opportunità delle istituzioni europee da parte dei nostri giovani, il cui protagonismo è decisivo per il futuro di Reggio, dell’Italia e dell’Europa”.
“Siamo molto orgogliosi degli importanti risultati raggiunti sul fronte della promozione della cittadinanza europea, in particolare tramite le attività di formazione e sensibilizzazione che come Fondazione E35 realizziamo a favore dei giovani del territorio”, ha aggiunto la presidente di Fondazione E35 Alessia Ciarrocchi: “Crediamo che il successo di iniziative come questa sia un chiaro indicatore di quanto il nostro sia un territorio attento ai valori e agli ideali europei e ricettivo rispetto alle numerose opportunità che l’Ue mette a disposizione”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]