Sono 450, tra alberi e arbusti, le nuove piante che domenica 3 aprile saranno messe a dimora nel parco Dario Fo di Reggio: un’area verde straordinaria che nascerà su una superficie di 31.700 metri quadrati nella zona sud-est del capoluogo, compresa nel triangolo tra via Settembrini, via Martiri di Cervarolo e viale Osvaldo Piacentini, con ingresso da via Pampari.
L’organizzazione dell’iniziativa, che rientra nella campagna “Il verde comune è nelle tue mani” del Comune di Reggio, è a cura della cooperativa sociale L’Ovile, che per due anni si occuperà anche della manutenzione delle piante: il valore complessivo dell’investimento in questo bosco urbano è di quasi 15.000 euro.
L’appuntamento per la piantumazione è fissato per le 9, con le sedi d’impianto che saranno già state predisposte dalla cooperativa L’Ovile. A disposizione dei cittadini-volontari che vorranno dare una mano nella messa a dimora degli alberi messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna (tra questi 80 carpini, 30 aceri, 30 frassini, 70 noccioli, e poi ancora peri, meli, mandorli, prugnoli) sarà attivo un punto di ristoro. All’iniziativa interverrà anche l’assessora comunale alle politiche per la sostenibilità Carlotta Bonvicini.
“L’impegno che abbiamo assunto in collaborazione con Banca Etica”, ha sottolineato il presidente della cooperativa reggiana Valerio Maramotti, “va a supportare il lavoro che l’amministrazione comunale sta sviluppando da tempo in materia di politiche ambientali; contemporaneamente rappresenta la riaffermazione del valore delle attività che storicamente ci vedono impegnati in servizi ambientali che, nell’ambito dei nostri progetti solidaristici, rappresentano anche un formidabile strumento di inclusione al lavoro di persone in condizioni di svantaggio e fragilità”.
Con oltre 320 soci totali (di cui 187 soci-lavoratori) e più di 360 dipendenti (la metà dei quali appartenenti a categorie in difficoltà nell’accesso al lavoro e a rischio emarginazione), la cooperativa L’Ovile vede come segmento trainante delle sue attività di servizio e di inclusione proprio i servizi ambientali, di manutenzione del verde e le attività agricole, con un fatturato di settore che supera i 4,1 milioni di euro (quasi un terzo del totale) e l’impiego del 31% dei propri lavoratori in attività che spaziano dalla gestione delle isole ecologiche alle operazioni di spazzamento e di raccolta differenziata.
A questo, ha spiegato Maramotti, “si aggiunge l’intensa attività della nostra divisione Ecosapiens (480.000 euro di fatturato) in termini di educazione ambientale e sostenibilità sviluppata nelle scuole, in collaborazione con enti pubblici e realtà private, alle quali oggi offriamo anche un nuovo servizio di differenziazione dei rifiuti già all’interno dei siti produttivi e di stoccaggio. Ma al di là dei valori economici comunque rilevanti, la tensione alla salvaguardia dell’ambiente è per noi una vocazione fondativa, perché mette insieme la tutela del creato, un’attività d’impresa importante e la possibilità di offrire lavoro a persone in difficoltà”.
L’impegno della cooperativa sociale reggiana sulla sostenibilità è reso evidente, tra le altre cose, anche dall’acquisto di mezzi via via più ecologici (elettrici, a metano e a gpl) per tutte le attività svolte, dall’ampio uso di detergenti ecologici nel settore delle pulizie e dal raggiungimento – avvenuto nel 2020 – del traguardo del 100% nell’uso di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, con un rafforzato livello di autonomia legato all’installazione di due nuovi impianti fotovoltaici.
In caso di maltempo l’appuntamento di domenica 3 aprile sarà rinviato a data da destinarsi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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