Da lunedì 15 marzo in Emilia-Romagna la campagna di vaccinazione contro il nuovo coronavirus sarà estesa a ulteriore fasce di popolazione: i cittadini tra i 75 e i 79 anni e le persone affette da patologie croniche, che rientrano nella categoria degli “estremamente vulnerabili”. Nei prossimi giorni, inoltre, prenderà il via anche la campagna vaccinale per le persone con disabilità in carico ai servizi.
Le persone tra i 75 e i 79 anni (in Emilia-Romagna sono circa 210mila) potranno prenotare la vaccinazione recandosi di persona agli sportelli dei Centri unici di prenotazione (Cup) o nelle farmacie che effettuano prenotazioni Cup, oppure online attraverso il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), l’app ER Salute, il CupWeb, o ancora telefonando al numero dell’Ausl territoriale di riferimento.
Per prenotarsi non è necessaria alcuna prescrizione medica: sono sufficienti i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale. All’atto della prenotazione saranno comunicati la data dell’appuntamento, il luogo in cui recarsi e tutte le informazioni necessarie. Nel caso in cui si fosse impossibilitati a recarsi autonomamente all’appuntamento, è possibile rivolgersi alla propria azienda Usl.
Le persone considerate “estremamente vulnerabili”, invece, saranno contattate e prese in carico direttamente dalle aziende sanitarie di riferimento (indipendentemente dall’età) a mano a mano che saranno disponibili i vaccini: per loro, dunque, non sarà necessaria alcuna prenotazione. Gli appartenenti a questa categoria sono stati individuati dal Comitato scientifico nazionale (Cts) attraverso un confronto con le società scientifiche di riferimento: ne fanno parte persone con particolari fragilità dovute a specifiche patologie valutate come particolarmente critiche, poiché correlate al tasso di letalità associata a Covid-19 per danno d’organo preesistente o compromessa capacità di risposta immunitaria all’infezione da Sars-CoV-2.
Al termine della fase della campagna vaccinale per gli ospiti accolti nei centri residenziali e per gli ospiti dei centri diurni, inoltre, prenderà il via la campagna di vaccinazione per le persone con disabilità, che saranno contattate direttamente dall’Ausl territoriale di riferimento. In questo caso sarà somministrato il vaccino di Moderna.
Alla data del 9 marzo, intanto, hanno superato quota 500mila le somministrazioni di vaccino effettuate in regione, che hanno permesso a quasi 160mila cittadini e cittadine dell’Emilia-Romagna di completare la vaccinazione ricevendo entrambe le dosi previste. Per quanto riguarda il tipo di vaccino utilizzato, del mezzo milione di dosi finora utilizzate 433.694 sono state somministrazioni del vaccino Pfizer-Biontech, 17.217 del vaccino Moderna e 41.842 del vaccino Astrazeneca (di cui 33.436 effettuate dai medici di medicina generale al personale scolastico). L’Emilia-Romagna, assieme al Lazio, è la regione che ha vaccinato in misura maggiore le persone più fragili o esposte, ossia over 80 e operatori sanitari.
La situazione epidemiologica, in ogni caso, rimane “significativa e molto impegnativa, soprattutto a causa della diffusione della variante inglese, con elementi di preoccupazione in particolare rispetto a Bologna”, ha sottolineato l’assessore regionale alla salute Raffaele Donini: “Continueremo ad aumentare i posti di reparti Covid e di terapia intensiva per reggere a questa nuova ondata epidemica, ma al contempo a potenziare le attività di presa in carico dei pazienti Covid sul territorio, grazie anche all’azione delle Usca”.
e agli over 65 niente devono morire