Da sinistra il no a Forza Nuova a Reggio

Roberto Fiore

Massimo Gazza, segretario provinciale del Pd di Reggio Emilia, ha postato sui social: “Mentre a Reggio Emilia si ricordava l’eccidio dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri, Roberto Fiore annunciava l’apertura di una sede di Forza Nuova nella nostra città. Una provocazione inquietante a cui ci opporremo con tutte le nostre energie e con il senso della storia di cui facciamo parte. Ricordiamo a Fiore che il 25 aprile 1950, il presidente della Repubblica Luigi Einaudi appuntò sul Gonfalone della nostra città la Medaglia d’Oro al Valor militare della Resistenza. Il sacrificio di chi ci ha preceduto e che ci ha consegnato la libertà di cui oggi godiamo, è il primo motore della nostra azione politica e culturale, che si basa sui valori della nostra meravigliosa carta costituzionale, la quale vieta senza dubbi interpretativi la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. A Reggio Emilia i fascisti di ieri e di oggi non passano”.

Scrive in una nota l’Anpi di Reggio Emilia.”I conti coi fascisti li hanno regolati i partigiani e gli antifascisti con la lotta di liberazione ed oggi non rinunceremo a nessun strumento e a nessuna azione democratica per impedire l’annunciata apertura di una sede di Forza Nuova nella nostra città, insignita della Medaglia d’oro al Valor militare della Resistenza.
Non va dimenticato che Roberto Fiore, leader di Forza Nuova fu condannato nel 1985 per il reato di associazione sovversiva e banda armata per la strage della stazione di Bologna del 1980. Lo stesso Roberto Fiore, e altri dirigenti, sono stati condannati, un anno fa, dal tribunale di Roma per l’assalto alla sede nazionale della CGIL. Non può essere sottaciuto che Forza Nuova fin dalla sua costituzione dichiarò” è vero siamo fascisti, ma del terzo millennio” e manifestò sistematicamente il forte richiamo al fascismo storico.
Rivolgiamo, pertanto, un appello a tutti i cittadini, alle forze politiche, alle istituzioni, alle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, al mondo dell’associazionismo laico e cattolico, per riaffermare ad alta voce i valori di libertà e di antifascismo di Reggio Emilia, attraverso una mobilitazione generale civile e democratica che respinga con fermezza il tentativo di insediamento di una realtà che si colloca dichiaratamente al di fuori della nostra Costituzione.
Chiediamo al Parlamento e al Governo di procedere con la messa fuori legge, come avvenne nel 1976 per Avanguardia Nazionale, del movimento Forza Nuova.
La terra dei Cervi, dei Miselli, dei Manfredi e dei tanti partigiani caduti per gli ideali di libertà e democrazia saprà respingere unitariamente, anche in questa occasione, un attacco provocatorio e oltraggioso nei confronti del loro estremo sacrificio e della loro memoria. Nella consapevolezza che difendendo il loro estremo sacrificio e la loro memoria, difendiamo anche il nostro presente e il nostro futuro”.



C'è 1 Commento

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  1. kursk

    “I conti coi fascisti li hanno regolati i partigiani e gli antifascisti con la lotta di liberazione…”

    Siam sicuri che avessero finito il lavoro in tempo ?


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