Tra la fine di agosto e la fine del mese di ottobre in Emilia-Romagna sono stati rilevati 24 casi della sub-variante AY.4.2 del nuovo coronavirus, la cosiddetta variante “Delta plus”: considerata più contagiosa della variante Delta, è stata rilevata per la prima volta in Inghilterra e nelle ultime settimane si sta espandendo in particolare in Gran Bretagna.
In Emilia-Romagna la variante è stata rilevata nello 0,47% dei 5.121 campioni complessivamente esaminati. Al momento, come ha però precisato la Regione, non c’è nessuna evidenza scientifica di una maggiore resistenza di questa variante ai vaccini finora disponibili.
La sub-variante AY.4.2 deriva da una mutazione della sub-variante AY.4, che è stata sequenziata la scorsa primavera come prima variante della Delta e di cui in Emilia-Romagna sono stati finora accertati 640 casi su 5.121 campioni esaminati, con una prevalenza del 12,5%.
Di fronte alla presenza della nuova sub-variante Delta plus, la Regione Emilia-Romagna ha scelto di potenziare sia il monitoraggio diagnostico che il sequenziamento: per quest’ultima attività, in particolare, nelle prossime settimane ai centri già operativi si aggiungeranno anche i laboratori dell’azienda ospedaliera di Modena e quelli dell’Ausl di Bologna: “Ad oggi non c’è nessuna evidenza scientifica che la nuova sub-variante AY.4.2 sia in qualche maniera più resistente al vaccino né che possa avere conseguenze più gravi tra le persone vaccinate. I primi studi sembrano però confermare gli esiti di quelli più estesi già realizzati in Inghilterra per quanto riguarda sia un maggiore indice di trasmissibilità, seppur ancora non misurabile, sia una maggiore quantità di virus rilevata nei positivi”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]