In occasione del presidio per la pace in Ucraina, in programma sabato 26 febbraio 2022, alle ore 17.00, in piazza Prampolini a Reggio Emilia, la dichiarazione di Scuole e Nidi d’Infanzia, Istituzione del Comune di Reggio Emilia, di Reggio Children e di Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi.
“La Pace è dentro di noi, è nel pensiero, nella mente…
La Pace prima la penso poi la faccio”
Come sempre, sono le bambine e i bambini, per primi, con le loro parole, a dare un segno di consapevolezza, di tensione democratica, di desiderio di pace.
Crediamo, come sistema educativo 0-6 anni della Città, che sia doveroso che gli adulti ascoltino il desiderio di pace che viene da queste parole, e che si adoperino per la pace, attraverso ogni forma di diplomazia, di dialogo e di confronto.
Gli eventi che stanno accadendo in Ucraina ci preoccupano e ci impongono riflessioni ed azioni democratiche volte a ristabilire un dialogo tra le parti e un desiderio di risoluzione diplomatica del conflitto il cui rischio, ai nostri occhi, appare imminente.
In questo momento sentiamo necessario ricordare come i bambini e le bambine sono in ogni conflitto le vittime al tempo stesso più innocenti e più colpite. In nome dei loro diritti, sanciti dalla Convenzione Internazionale dell’ONU, sentiamo il dovere di dire no al pericolo di una nuova guerra.
Come sistema educativo (Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Reggio Children, Fondazione Reggio Children), siamo al fianco del Comune e della Provincia di Reggio Emilia, nell’aderire al Presidio per la Pace in Ucraina di sabato 26 febbraio, e a qualsiasi altra iniziativa di sensibilizzazione che avrà come obiettivo la pace in Ucraina.
Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Reggio Children, Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]