La segretaria provinciale del Partito Democratico di Reggio Gigliola Venturini, in una nota, ha usato parole molto dure contro la decisione di Matteo Renzi di innescare la crisi politica nella maggioranza con le dimissioni delle ministre di Italia Viva Bellanova e Bonetti e del sottosegretario Scalfarotto dal governo.
“Il Pd reggiano segue con grande preoccupazione l’evolversi della crisi determinata dalle scelte di Italia Viva, che giudichiamo irresponsabili, irricevibili, pericolose e animate da oscuri propositi. Una scelta di cui Matteo Renzi porta tutta la responsabilità e l’obbligo di renderne conto al paese, qualunque sia l’esito della crisi”, ha scritto Venturini.
Le decisioni di Italia Viva “fanno male a un Paese attraversato da una sofferenza sanitaria, economica e sociale pari solo a un evento bellico. E tutto ciò mentre si apre la grande speranza della campagna di vaccinazione su cui si gioca la possibilità di tornare a vivere in un contesto di normalità. Una campagna comunque difficile e impegnativa per modalità e dimensioni e che richiederà da parte delle istituzioni e del governo una conduzione ferma e stabile”.
Lo stesso, secondo il Pd reggiano, vale per l’avvio della discussione sul Recovery Plan, “per il quale il Partito Democratico ha chiesto da tempo e in Parlamento un confronto ampio con categorie, sindacati, enti locali, università e centri di ricerca, mentre i ministri Gualtieri, Provenzano e Amendola lavoravano alla modifica della prima bozza, ottenendo l’aumento delle risorse per sanità, scuola, infrastrutture, investimenti nel digitale e nella green economy, politiche attive per il lavoro, per l’occupazione giovanile e femminile”.
Un lavoro “concreto e costruttivo di cui Matteo Renzi non può intestarsi il merito, non glielo consentiamo, anche se il lavoro serio e il senso di responsabilità garantito dal Pd non bucano lo schermo quanto le minacce e i ricatti. Cosa accadrà ora? Quanto ritardo accumuleremo mentre l’Europa aspetta le decisioni dell’Italia, e chi alla fine avrà in mano le leve per orientare le scelte economiche e i progetti?”.
Secondo la segretaria Venturini “toccherà al centro-sinistra che, anche per merito del Pd, si è riconquistato la fiducia dei partner europei e delle istituzioni della UE o tornerà in campo una coalizione di forze sovraniste e antieuropeiste, mentre Trump viene messo sotto accusa? Il segretario Zingaretti ha più volte dichiarato che per noi non sono possibili altre maggioranze né larghe intese. E che una crisi al buio avrebbe potuto alla fine scivolare verso elezioni anticipate”.
“Leggiamo che ora Renzi si dichiara fermamente contrario alle elezioni e se ne comprendono i motivi. Neanche il nostro popolo le vuole, neanche le categorie colpite dalla crisi che temono la messa in discussione degli ultimi ristori, neanche tutti gli addetti alla sanità che sono in prima linea negli ospedali e ci guardano da dietro le visiere, e stavolta i marziani siamo noi. Ma bisognava pensarci prima e non aprire una crisi al buio alla faccia degli italiani”.
“Noi comunque, per quanto ci riguarda, confidiamo, anzi siamo sicuri che le nostre istituzioni di governo, i nostri straordinari presidi sanitari, la Regione Emilia-Romagna, i sindaci e i presidenti di Provincia, il terzo settore, le comunità di cittadini sapranno come tante altre volte nella storia tenere salde le redini del proprio futuro. Sarà dura in ogni caso, ma questa terra non si è mai tirata indietro”.
Quel che è certo, ha concluso Venturini, “è che gli elettori del Pd difficilmente dimenticheranno che gli esponenti di Italia Viva in Parlamento sono stati eletti da loro, e che le ministre Bonetti e Bellanova sono state nominate in quota Pd salvo poi, dopo pochi giorni, aderire alla scissione di Matteo Renzi e alla nascita di Italia Viva. Dopo, non prima. In ogni caso, in tutti i casi sarà difficile dimenticarsene”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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