Cresce il Pil reggiano nel 2024, ma meno delle previsioni: +0,4%

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Il bilancio dell’economia reggiana è stato tutto sommato positivo nel 2024, seppur con risultati inferiori rispetto alle aspettative. Lo dicono le prime stime della Camera di commercio dell’Emilia sui dati degli Scenari di previsione dell’Osservatorio Prometeia: in provincia di Reggio lo scorso anno il Pil è risultato complessivamente in crescita dello 0,4%, dunque in territorio positivo, ma piuttosto al di sotto delle previsioni di fine ottobre, quando si ipotizzava per la fine dell’anno un aumento dello 0,9%. La situazione, in ogni caso, è sostanzialmente in linea con il dato regionale dell’Emilia-Romagna (+0,5%) e con quello nazionale (+0,4%).

A influenzare il rallentamento della crescita nel Reggiano sono state le difficoltà che hanno riguardato in particolare il mondo dell’industria, con un saldo stimato al 31 dicembre non solo negativo (-2%) ma anche peggiore rispetto al -1,5% previsto a ottobre. Anche per il 2025, peraltro, le previsioni delineano un quadro negativo, con un -0,2% che rimanderebbe la ripresa al 2026, anno in cui invece è previsto un rimbalzo positivo dell’1,6%.

Al saldo leggermente positivo del 2024, dunque, hanno contribuito soprattutto le costruzioni (stima +3,6%, ma previsioni in calo per il 2025: -2,1%), l’agricoltura (+6,2%, ma anche in questo caso con problemi rinviati al 2025, quando si dovrebbe registrare un calo del 2,1%) e i servizi (+1,2% nel 2024, dato che secondo le previsioni sarebbe di fatto confermato quest’anno con un +1,1%).

Per il 2025 è prevista anche una ripresa delle esportazioni, per le quali si ipotizza un aumento del 3,7% – che comunque non basterebbe a compensare il forte calo dello scorso anno, stimato a -7,7%.

Nonostante la fase delicata dell’industria, a fronte dell’aumento complessivo del Pil reggiano anche il reddito disponibile per le famiglie è stato stimato in aumento nel 2024, più precisamente +4,4%; orizzonte positivo anche per l’anno corrente, con le previsioni che delineano un possibile +3,2% a fine 2025. Bene anche il mercato del lavoro: per il 2024 l’occupazione è stata stimata in crescita del 2%, con segnali di un ulteriore aumento dell’1,1% nel 2025.


Quello relativo al 2024, per il presidente della Camera di commercio dell’Emilia Stefano Landi, “è un dato molto significativo, perché corrisponde in buona misura all’aumento del reddito reale. L’aumento medio complessivo dei prezzi al consumo, infatti, è stato dello 0,9%, e sebbene alcune spese abituali delle famiglie siano aumentate in misura maggiore (gli affitti reali, per esempio, cresciuti del 3,6%), i redditi non sono stati completamente erosi dall’inflazione, come invece era accaduto nel 2022”.

Ora però, ha aggiunto Landi, “è evidente che vanno tenuti sotto osservazione soprattutto i costi energetici, che sono stati sostanzialmente gli unici ad aver fatto segnare una diminuzione nel 2024; proprio questi, tra i primi, potrebbero infatti accrescere le difficoltà dell’industria e incidere negativamente anche sui redditi reali delle famiglie”.



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