Covid, Delmonte e Catellani (Lega): focolai in strutture anziani. Protocolli non applicati correttamente?

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“Ci sono stati errori nell’attuazione dei protocolli di accesso dei visitatori o nella gestione delle strutture per anziani che giustificano la presenza di nuovi focolai all’interno di alcune strutture per anziani nella Provincia di Reggio Emilia”? Lo chiedono i consiglieri regionali della Lega, Gabriele Delmonte e Maura Catellani, con una interrogazione presentata alla Giunta Bonaccini, alla luce delle numerose decine di casi da Covid 19 di cui si è avuta notizia. Delmonte e Catellani citano, ad esempio, i casi nella Casa Famiglia “Monte Hermon” di Casalgrande, dove si sono registrati 26 contagi fra ospiti e dipendenti, e nella Casa di Riposo “Bisini-Agorà” di Guastalla, la quale registra 34 contagi nella struttura. “Oggi come oggi ci troviamo a fronteggiare una situazione diversa da quella di febbraio-marzo, che non sta determinando un’emergenza sanitaria. Ciò nonostante – sottolineano i consiglieri della Lega – occorre continuare a intensificare gli sforzi di lotta e prevenzione, soprattutto nelle case di riposo e strutture residenziali per anziani. La Giunta Regionale ha annunciato l’utilizzo dei test rapidi da effettuare direttamente in struttura per i visitatori entro la prima metà del mese di Novembre. Ma a differenza del periodo primaverile – ricordano i rappresentanti del Carroccio – non sussiste, o quantomeno non risulta sussistere agli scriventi, il tema della mancanza dei dispositivi di protezione individuali per gli operatori delle strutture; inoltre, i locali sono stati riprogettati attuando rigidi protocolli igienico-sanitari al fine di tutelare tutti le persone presenti”. Ecco perché Delmonte e Catellani chiedono alla Giunta Bonaccini di chiarire cosa non ha funzionato a livello di prevenzione, dal momento che “a partire dalla metà del mese di Ottobre gran parte delle residenze per anziani, Case di Riposo e strutture sanitarie per anziani sul territorio regionale, tra cui anche in Provincia di Reggio Emilia, avevano chiuso l’accesso ai visitatori dei pazienti a causa dell’evolversi della curva dei contagi, al fine di evitare, forse, l’ascesa del virus Covid-19 vista nei mesi di Marzo e Aprile” concludono i leghisti.