In Emilia-Romagna è previsto un consistente calo delle forniture di vaccino contro il nuovo coronavirus. Per questo motivo chi si prenota in questi primi giorni di luglio avrà l’appuntamento a partire dalla seconda metà di agosto.
A questo proprosito ha spiegato l’assessore alla sanità dell’Emilia-Romagna Raffaele Donini: “Più che uno stop c’è una dilazione delle prenotazioni delle prime dosi. Chi si prenota adesso, con questa situazione ancora non chiara sulla fornitura dei vaccini, avrà l’appuntamento a fine agosto. Noi comunque siamo abituati a lavorare con la massima flessibilità, quindi se arrivano le dosi non sarebbe la prima volta che anticipiamo le prenotazioni. Confido molto nella capacità anche della struttura commissariale di farsi carico della situazione e dei problemi che le Regioni rappresenteranno, e poi darci delle risposte”.
“In ragione delle forniture che avremo – ha aggiunto l’assessore Donini – potremo garantire tutte le seconde dosi e le prime dosi già prenotate, oppure potremmo avere dei problemi anche sulle prime dosi già prenotate. In via cautelativa l’indicazione è di non prenotare nuove vaccinazioni nel periodo dall’1 luglio alla seconda metà di agosto”. Per le prime due settimane di luglio, ha concluso, “andremo avanti con la programmazione del mese, sia con le seconde dosi, che non sono in discussione, sia con le prenotazioni delle prime. Speriamo nel frattempo di avere notizie per consentire di potersi vaccinare a tutti quelli che si sono prenotati per la prima dose anche nell’ultima parte di luglio”.
“Adesso c’è scarsità di dosi rispetto a quanto immaginavamo, speriamo si possa recuperare ma la tabella di marcia è molto chiara”, ha aggiunto il presidente della Regione Stefano Bonaccini. L’obiettivo, ha ribadito, “è vaccinare tutti quelli che lo vogliono entro il terzo trimestre, anche in attesa eventualmente di capire se possono esserci forniture ulteriori nelle prossime settimane. Stiamo andando già verso il milione e mezzo di vaccinati definitivamente in Emilia-Romagna, prima rispetto a quello che immaginavamo come asticella temporale. Ora ne abbiamo un altro milione che sta facendo la seconda dose, a cui si aggiungono alcune centinaia di migliaia di persone, soprattutto tra i 12 e 39 anni, che sono prenotate”.
Il problema, ha sottolineato Bonaccini, è che non potendo rimandare l’appuntamento alle persone che devono fare la seconda dose bisogna fare attenzione “a non far venire gente facendola aspettare per giorni seduta dentro o fuori dai punti vaccinali”. Per questo motivo “ci si sta organizzando per capire come riorganizzare la vaccinazione laddove nello stesso giorno mancassero un po’ di dosi”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]