Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, intervenendo nel corso della trasmissione “SportClub” sull’emittente bolognese È-tv, ha aperto all’ipotesi del cosiddetto “passaporto vaccinale”, una sorta di lasciapassare che garantirebbe maggiore libertà di movimento e l’accesso a particolari luoghi ed eventi (ad esempio quelli sportivi) a chi possa dimostrare di essere stato vaccinato contro il nuovo coronavirus.
“È una questione che a breve dovremo discutere a livello di conferenza Stato-Regioni insieme agli esperti”, ha anticipato Bonaccini: “Credo che ne dovremo discutere per dare una mano a ripartire ad attività che oggi sono chiuse, penso agli impianti sportivi ma anche a cinema, teatri, musei e alla ristorazione”.
Sulla campagna vaccinale in corso, inoltre, il presidente Bonaccini si è detto fiducioso: “A fine gennaio avremo terminato la prima fase ed entro la seconda o terza settimana di febbraio arriverà il richiamo. Da marzo, se i vaccini arriveranno regolarmente, in Emilia-Romagna saremo in grado di triplicare o quadruplicare quanti ne vacciniamo ogni giorno adesso, soprattutto se andrà in porto il coinvolgimento dei medici di base”.
A giudizio di Bonaccini, “questo vuole dire che se cominciamo ad aumentare le vaccinazioni per chi rischia di più, nel giro di non molto tempo riusciremo a ridurre i ricoverati, e come sappiamo le colorazioni delle Regioni sono legate all’andamento epidemiologico e al numero di posti letto occupati. Quindi io credo che tra pochi mesi sarà possibile cominciare, timidamente, a tornare alla vita di prima”.
Ultimi commenti
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]