“Se vogliamo che gli italiani continuino a rispettare le regole dobbiamo semplificarle e prendere atto che quasi il 90 per cento degli italiani si è vaccinato”, così il sottosegretario che riconosce la necessità di considerare quanto fatto finora e quanto ai cittadini sia anche costato. “L’obiettivo è quello di convivere con il virus, quindi smettiamola di fare tamponi agli asintomatici. Lo stesso Fauci ha detto che tutti incontreremo il Omicron, prima o poi. Ma nel nostro Paese ci sono 47 milioni di italiani che si sono vaccinati e molti dei quali, se contraggono il virus, nemmeno se ne accorgono. Dobbiamo offrire uno scenario diverso per tutti coloro che hanno rispettato le regole e le restrizioni, è una questione di credibilità e responsabilità”.
Costa è intervenuto anche sull’annosa questione delle scuole, aperte o in dad: “Sempre adottando le dovute cautele credo che dalle scuole medie in su, dove la platea dei vaccinati super l’80 per cento, tutti i ragazzi dovrebbero stare in classe anche se ci sono due o tre positivi”. E alla richiesta dei sindaci di chiudere le scuole in zona rossa, ha risposto che “bisogna tenerle aperte. Perché è il segnale tangibile di un Paese che non vuole tornare a chiudere. È un messaggio di speranza e fiducia”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]