Correggio, studente ruba nel portafoglio del prof

Un 18enne studente reggiano, approfittando della ricreazione, e dell’uscita dalla classe del professore e dei compagni, non ha esitato a infilare le mani nella giacca dell’insegnante prelevando dal portafoglio una banconota da 50 euro.

 
Con l’accusa di furto i carabinieri della stazione di Correggio hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia uno studente 18enne reggiano che, messo davanti all’evidenza dei fatti, ha ammesso le proprie responsabilità mostrandosi pentito.
 
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, a cui il professore derubato ha formalizzato la denuncia, il giovane studente durante la ricreazione, approfittando dell’assenza dell’insegnante e degli altri compagni di classe, ha infilato le mani nelle tasche della giacca del professore, riposta sull’appendiabiti della classe, trovandovi il portafoglio. Vista la presenza di due banconote da 50 euro, lo studente prelevava una delle due banconote, riponendo il portafoglio nella giacca. Al termine delle lezioni il professore, resosi conto di essere stato derubato proprio a scuola, ha contattato il rappresentante di classe degli studenti, invitandolo a informare i compagni dell’accaduto. 
 
L’odierno indagato, pur dichiarandosi estraneo al furto, dava a parziale risarcimento 30 euro, dichiarandosi disponibile a versare i 20 euro mancanti qualora il professore non avesse denunciato la classe. Un gesto di disinteressato altruismo verso i compagni? No per i carabinieri di Correggio a cui ne frattempo il professore aveva presentato denuncia di furto. I carabinieri correggesi infatti hanno sentito alcuni studenti tra i quali lo stesso 18enne che aveva consegnato i 30 euro al professore. Quest’ultimo incalzato dalle domande dei militari alla fine cedeva ammettendo le proprie responsabilità e dichiarandosi pentito per il gesto. Un pentimento non certamene esimente della condotta delittuosa ravvisata a suo carico circostanza per la quale il giovane veniva denunciato alla Procura reggiana con l’accusa del furto. L’aver comunque restituito al professore parte dei soldi sottrattigli sarà circostanza che consentirà allo studente di beneficiare delle attenuanti di legge in sede processuale.