Giovedì 28 luglio la sindaca di Correggio Ilenia Malavasi ha presentato le proprie dimissioni dalla carica per poter accettare la proposta di candidatura nelle liste del Partito Democratico alle elezioni politiche in programma il prossimo 25 settembre. Le dimissioni sono state rassegnate nei termini previsti dalla legge, cioè entro sette giorni dal decreto di scioglimento delle Camere firmato lo scorso 21 luglio dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Sono molto onorata per la proposta che il Partito Democratico mi ha fatto, ritenendo che il mio nome possa essere utile da spendere in una competizione elettorale tanto difficile e molto importante per il Paese. Una proposta che ho accettato sia per spirito di servizio che per la voglia di portare la mia esperienza amministrativa a livello nazionale”.
“Non è stata per me una decisione facile”, ha precisato Malavasi: “Ho vissuto la mia esperienza da sindaca in modo intenso e vi ho dedicato ogni giorno della mia vita, con coraggio e generosità, da quel lontano 8 giugno 2014. Da allora sono trascorsi più di otto anni e sono stati anni faticosi, ma bellissimi, accompagnata e supportata da ottimi “compagni di viaggio”, a partire dai componenti della mia giunta, che ringrazio infinitamente”.
“Lascio un’esperienza certa, mettendomi a disposizione di una campagna elettorale dal risultato non scontato, per provare a dare il mio contributo, con la consapevolezza di tutti i rischi che questa scelta comporta. I giorni (solamente sette) a disposizione per decidere di lasciare un Comune sono pochi, ma questa è la norma prevista in caso di elezioni anticipate, come queste conseguenti alla caduta del governo Draghi. Non è facile lasciare la mia città, che ho servito con tutte le mie forze e con tutta me stessa, dovendo anche fare spesso scelte a volte difficili o impopolari”.
Nel 2014, al momento della sua prima elezione, “sapevamo che a Correggio ci saremmo trovati davanti a una situazione molto complicata e non dimentico che la grande maggioranza degli addetti ai lavori, e anche molti cittadini, consideravano inevitabile il nostro fallimento nel tentativo di risollevare una città gravata da debiti e incertezze sul futuro”, ha ricordato Malavasi. “Insieme alla squadra che mi ha accompagnato fin dal primo giorno, invece, siamo riusciti laddove sembrava che non ci fossero possibilità: abbiamo ripagato i debiti, abbiamo recuperato tutti i crediti possibili, abbiamo compiuto una serie di azioni sempre con l’obiettivo di non intaccare i servizi per i cittadini e non chiedere loro alcun ulteriore sacrificio”.
“Otto anni dopo lasciamo dunque un Comune che, pur in un contesto che ci vede ancora alle prese con la pandemia e con gli effetti del nuovo conflitto che sta interessando l’Europa, ha un bilancio sano, senza debiti. Abbiamo portato a casa circa 5 milioni di euro di fondi legati al Pnrr, che lasciamo in eredità ai nuovi amministratori, e abbiamo avviato cantieri e progetti che si concluderanno nei prossimi mesi. In questi anni ci siamo particolarmente spesi per ricostruire la “fiducia” delle persone verso le istituzioni locali, per ricollegare e riconnettere quel tessuto sociale che, da sempre, caratterizza la vera ricchezza di questa terra, lavorando incessantemente con le associazioni, le realtà sportive, sociali, culturali, investendo nella scuola e tenendo vivo il dialogo con le parti sociali, le realtà imprenditoriali e gli esercenti, rilanciando i nostri appuntamenti fieristici e le occasioni di incontro, di festa e di approfondimento”.
“Non posso che ringraziare quanti hanno contribuito a questi risultati, dagli assessori ai gruppi consiliari, tanto di maggioranza che di opposizione, per il lavoro fatto insieme, sempre guidati dalla volontà di fare il miglior servizio possibile per la nostra città. Ma il mio più importante ringraziamento va a tutti i dipendenti dell’ente: alla mia città lascio un Comune efficiente, ben organizzato, con persone capaci e competenti”.
Infine, ha aggiunto Malavasi, “un ringraziamento particolare va ai cittadini correggesi, che per due volte mi hanno affidato l’incarico di guidare la nostra splendida città: a loro, che in questi anni ho incontrato tante volte, in occasioni ufficiali, in ricevimenti personali, ma anche semplicemente sotto i portici, con i quali abbiamo scambiato idee, suggerimenti, opinioni e progetti, posso dire che il mio impegno sarà di provare a portare altrove, nel caso, la voce di Correggio, rappresentando i bisogni del nostro territorio per contribuire a scrivere insieme il futuro di questo Paese”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]