Il 28 luglio la sindaca di Correggio Ilenia Malavasi ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico per poter accettare la proposta di candidatura nelle liste del Partito Democratico in vista delle elezioni politiche in programma il prossimo 25 settembre.
Una scelta che è stata molto criticata dalle opposizioni: per il Movimento 5 Stelle “in un periodo dove la parola responsabilità è stata usata spesso a sproposito, ecco che la nostra sindaca, a differenza di molti suoi colleghi, dà la precedenza alla propria ambizione personale, dimenticandosi proprio del significato di quella parola”. Secondo i pentastellati “davanti alle tante problematiche da risolvere, in un momento di difficoltà delle famiglie per l’aumento dell’inflazione, delle utenze e delle tasse sui rifiuti, il governo della città verrà lasciato in mano al commissario prefettizio, i cui poteri amministrativi sono limitati per definizione. Nell’incapacità di questa amministrazione di risolvere i problemi, scegliere di andare in Parlamento e commissariare il Comune non è certo una bella prospettiva”.
Sulle barricate anche il consigliere comunale correggese di Forza Italia Gianluca Nicolini, secondo il quale “che il Partito Democratico riuscisse nell’improbabile impresa di portare l’amministrazione comunale al commissariamento ben due volte in un decennio non era francamente prevedibile. Noi correggesi dalla candidatura di Ilenia Malavasi al Parlamento italiano non abbiamo nulla da guadagnarci, quantomeno nell’immediato. Le sue dimissioni ci doneranno quasi 10 mesi di commissariamento prefettizio, unitamente al blocco della vita amministrativa in un momento delicato per il nostro territorio”.
Le prese di posizione delle opposizioni “ci paiono onestamente strumentali”, ha replicato invece il Pd di Correggio: “Penso che tutti a Correggio abbiamo potuto toccare con mano l’abnegazione, la determinazione e la competenza con cui Ilenia Malavasi ha svolto il ruolo di sindaco in questi otto anni. Ma soprattutto pensiamo che tutti, anche dall’opposizione, abbiano apprezzato i benefici che ha portato in questi anni alla comunità correggese. Il risanamento dei conti dopo il caso En.cor, il rilancio della città, i tanti progetti realizzati, solo per fare qualche esempio. Il suo ottimo lavoro è stato talmente apprezzato che non è passato inosservato nemmeno ai piani alta della politica: e questo, se ce lo consentite, è un motivo di vanto sia per il partito che per l’intera cittadinanza”.
Il futuro commissariamento del Comune “l’avremmo evitato volentieri”, ha ammesso il Pd correggese, “ma è la legge che lo impone e su questo tema non ci si può fare nulla. Parlare di arroganza del potere ci sembra poi francamente fuori luogo, visto il rispetto sempre dimostrato nei confronti di tutti i cittadini, e anche citare il caro bollette o la disoccupazione come fossero problemi amministrativi locali lo troviamo sbagliato. Tutto questo accanimento, anche se comprensibile vista l’impossibilità per le opposizioni di attaccarsi ad altro, onestamente è ingeneroso nei confronti di chi ha dato tutto per la città. Chiunque ha potuto notare in questi anni l’onnipresenza del nostro sindaco, sia sui social, sempre pronta a dare spiegazioni o informazioni, sia in giro per la città, per annusare direttamente il polso della sua comunità, sia nei tantissimi appuntamenti concessi in municipio”.
“Riteniamo inoltre che se Ilenia Malavasi venisse eletta sarebbe fondamentale per poter portare a Roma anche le istanze locali, e siamo certi che il nome della città di Correggio risuonerebbe molte volte in Parlamento. È vero, dovremo affrontare nuove elezioni amministrative il prossimo anno (ricordiamo che comunque ci sarebbero state ugualmente nel 2024), e con il rispetto che abbiamo verso tutti i cittadini di Correggio ci faremo fin da subito carico di individuare figure e personalità che possano essere in futuro all’altezza dei compiti di responsabilità che l’amministrare Correggio richiede. E poi, diciamolo francamente, vorremmo vedere i politici dell’opposizione cosa avrebbero fatto al posto di Ilenia: nessuno può dirlo, certo, ma abbiamo la convinzione che avrebbero fatto la stessa scelta”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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