Calci e pugni alla moglie e al suo bambino. All’origine della violenza ci sarebbe il movente della gelosia dell’uomo nei confronti della donna. Intorno alle ore 6 di martedì mattina, l’ennesima lite culminata nell’aggressione alla donna che ha riportato ferite giudicate dai sanitari guaribili in 7 giorni.
Poi il 27enne non contento si è scagliato con pungi e calci anche sul bambino, provocandogli contusioni e ferite che i sanitari hanno giudicato guaribili in 25 giorni. Immediato a quel punto l’intervento dei carabinieri di Correggio, che, intervenuti sul posto, dopo essere stati chiamati dalla vittima, hanno colto in flagranza l’aggressore 27enne e lo hanno arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia aggravati, poiché commessi in danno e alla presenza di un minore e lesioni personali aggravate.
I fatti risalgono a ieri mattina, quando i militari correggesi venivano allertati telefonicamente dalla vittima, che urlando riferiva, che il marito stava picchiando sia lei sia suo figlio minore. Giunti sul sul posto i militari hanno trovato in strada madre e bimbo visibilmente impauriti, con il minore in lacrime, con la t-shirt strappata, con un livido rosso sul volto e sul collo, e con ecchimosi anche sui polsi, mentre la madre presentava evidenti segni di percosse sul braccio destro, sul labbro e ancora era intenta a proteggere il figlio dall’aggressore, già noto ai militari, visibilmente agitato e poco distante dalle vittime.
I militari accertavano che la donna era appena rientrata dal pronto soccorso, visto che era stata picchiata intorno alle ore 6. Al rientro dall’ospedale l’uomo ha aggredito il minore strattonandolo, facendolo cadere a terra e colpendolo con calci e pugni, per poi scagliarsi nuovamente contro la donna che provava a difendere il figlio. Episodi maltrattanti non isolati, visto che non più tardi del 29 luglio scorso, la donna era ricorsa alle cure mediche riportando 7 giorni di prognosi. I carabinieri, dopo aver garantito i soccorsi al minore (per lui 25 giorni di prognosi), hanno condotto l’uomo in caserma, dove è stato tratto in arresto.
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