Con i 1.521 contagi registrati lunedì 28 febbraio, su un totale di 10.162 tamponi eseguiti nelle precedenti 24 ore (di cui 4.581 molecolari e 5.581 antigenici rapidi), in Emilia-Romagna sono saliti complessivamente a quota 1.186.174 i casi di positività riscontrati in regione dall’inizio dell’epidemia di nuovo coronavirus ad oggi.
La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi effettuati è stata del 15%: un valore tuttavia non particolarmente indicativo dell’andamento generale della pandemia se si considera che il numero di test nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni della settimana e che di domenica i tamponi molecolari vengono riservati prioritariamente alle persone per le quali spesso (magari per la presenza di sintomi) è atteso un esito positivo.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 76 (uno in più rispetto alla rilevazione precedente; 41 di questi non sono vaccinati), con un’età media di 62,3 anni: 3 a Piacenza (+1); 5 a Parma (dato invariato); 5 a Reggio (invariato); 6 a Modena (-1); 29 a Bologna (+1); 8 a Imola (invariato); 6 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (invariato), uno a Forlì (invariato); uno a Cesena (invariato); 9 a Rimini (invariato). Sono invece 1.422 (29 in più rispetto alla rilevazione precedente) i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid degli ospedali, con un’età media di 74,8 anni.
L’età media dei nuovi positivi odierni è di 40,5 anni. La situazione dei contagi, divisa per province, vede la città metropolitana di Bologna in testa con 287 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 242.591 casi), seguita dalla provincia di Modena (214 su 184.344) e da quella di Parma (203 su 98.834); poi Reggio (184 su 130.666), Ferrara (151 su 81.038), Ravenna (135 su 109.181), Rimini (115 su 117.256), Cesena (79 su 66.944), Piacenza (62 su 64.420), Forlì (52 su 56.094) e il circondario imolese (39 su 36.806).
I casi attivi, cioè le persone attualmente malate, sono complessivamente 34.015 (2.539 in meno rispetto alla rilevazione precedente). La quasi totalità di questi fanno riferimento a persone in isolamento a casa, con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o del tutto asintomatiche: 32.517 persone (2.569 in meno rispetto alla rilevazione precedente), pari al 95,6% del totale dei casi attivi.
Le persone complessivamente guarite tra le ultime due rilevazioni sono state 4.038, numero che ha fatto salire il totale dei guariti dall’inizio dell’epidemia a quota 1.136.254. Nello stesso intervallo di tempo, tuttavia, sono stati registrati anche 22 decessi: tre in provincia di Piacenza (una donna di 95 e due uomini di 78 e 87 anni), due in provincia di Parma (una donna di 79 anni e un uomo di 82 anni), quattro in provincia di Reggio (due donne di 77 e 87 anni e due uomini di 75 e 93 anni), uno in provincia di Modena (un uomo di 79 anni), uno nel territorio della città metropolitana di Bologna (un uomo di 88 anni), quattro in provincia di Ferrara (due donne di 76 e 87 anni e due uomini di 87 e 97 anni), tre in provincia di Ravenna (due donne di 54 e 91 anni e un uomo di 79 anni), due in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 87 e 99 anni), altrettanti in provincia di Rimini (due donne di 82 e 85 anni). Dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati complessivamente 15.905.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]