Martedì 3 marzo il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini si è recato a Piacenza – la provincia emiliana maggiormente interessata dall’epidemia di contagi da Coronavirus – insieme al sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi: qui, nella sede della Prefettura, ha incontrato i sindaci del territorio collegati in videoconferenza (per rispettare le indicazioni contenute nel decreto governativo, che chiede di privilegiare modalità di collegamento da remoto per incontri di coordinamento nell’ambito dell’emergenza Covid-19) per fare il punto della situazione.
“Siamo con i sindaci e vicini al territorio”, ha detto Bonaccini: “Supereremo questo momento, e lo faremo insieme. Siamo già intervenuti raddoppiando nel piacentino i posti per la terapia intensiva e stiamo lavorando con il Ministero della salute e il governo per misure condivise, con Veneto e Lombardia, per contenere al massimo il contagio e per difendere imprese e posti di lavoro. Sarò a Roma alla guida di una delegazione delle Regioni: cercheremo di portare un documento unitario di proposte, condiviso con le parti sociali, per affrontare il nodo economico”.
Assieme a loro erano presenti il prefetto Maurizio Falco, la sindaca di Piacenza Patrizia Barbieri, il direttore generale della Ausl Luca Baldino e la presidente della Conferenza sociosanitaria territoriale Lucia Fontana.
“Voglio subito ringraziare i sindaci: sono encomiabili per l’impegno, la serietà e il lavoro di squadra che stanno e che stiamo provando a fare ogni giorno”, ha proseguito Bonaccini: “Poi il personale sanitario, i professionisti, dai farmacisti ai medici di base, per la loro straordinaria attività. Grazie anche ai cittadini per il comportamento responsabile che stanno tenendo in un periodo così delicato. Sono qui a Piacenza perché è la provincia più colpita dal Coronavirus, per contiguità al focolaio nel Lodigiano, e ho già dato la mia e la nostra disponibilità a tornare qui ogni settimana per confrontarci e trovare insieme risposte condivise”.
Bonaccini e Baruffi hanno poi risposto a molti dei temi sollevati dai sindaci, dalle aperture/chiusure di esercizi commerciali, centri culturali e mercati all’esigenza di garantire i servizi comunali, con dipendenti in alcuni casi costretti a rispettare periodi di isolamento a casa, in particolare modo nei piccoli Comuni.
Su quest’ultimo punto, ha spiegato il presidente della Regione, “ci attiveremo per il personale necessario, come abbiamo fatto nelle amministrazioni alle prese con le pratiche post-sisma. Così come, sempre come Regione, faremo in modo di assicurare la possibilità di partecipare ai nostri bandi, spostando le scadenze”.
Bonaccini ha poi ricordato che “la salute viene prima di ogni altra cosa, sia chiaro, ma subito dopo dobbiamo pensare al lavoro. Abbiamo ottenuto la cassa integrazione in deroga, grazie all’assessore Colla, che potrà garantire la continuità di reddito anche ai lavoratori dei servizi pubblici e scolastici in appalto, e presenteremo un pacchetto di richieste che va dalla proroga o sospensione di alcune tariffe all’attivazione di misure speciali per intervenire con investimenti sulle infrastrutture, fino alla richiesta all’Europa di deroga al patto di stabilità, che l’Italia dovrà avanzare”.
“Grazie alle misure di contenimento adottate speriamo di poter ritornare presto alla socialità che caratterizza la nostra regione e che la fa apprezzare in Italia e all’estero”. Bonaccini, infine, ha fatto sapere ai sindaci di Parma, Piacenza e Reggio che sarà appoggiata la richiesta di prorogare anche all’anno prossimo le iniziative di Parma 2020 capitale italiana della cultura “per recuperare in parte quello che ora stiamo perdendo”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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