La Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e l’Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa organizzano presso Università di Modena e Reggio Emilia nell’aula Aula Magna Manodori, via Allegri 9, Reggio Emilia, sabato 6 novembre dalle ore 9,40 alle 18,00, con il patrocinio del Dipartimento di Educazione e Scienze umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, un importante convegno di studi dedicato ai temi della guerra civile e della violenza politica in Italia e al loro nesso, in quanto categorie interpretative, con le vicende novecentesche dell’anarchismo.
L’iniziativa – che suggella un percorso intrapreso dagli stessi organizzatori con la giornata di San Giovanni Valdarno del 20 marzo 2021 (Guerra civile in Toscana. 1921-2021: riflessioni sulla violenza politica) – si colloca all’interno di un ormai maturo dibattito storiografico e individua nel periodo tra la prima guerra mondiale e l’avvento del fascismo, ma in particolare nell’anno 1921, un tournant dirimente e di grande interesse. L’attentato anarchico al teatro Diana di Milano, insieme alle diffuse insurrezioni popolari antifasciste, alla costituzione di formazioni armate di difesa proletaria come gli Arditi del Popolo, alle violente azioni squadriste (assalti ai municipi “rossi” e alle sedi del movimento operaio), sono eventi che si addensano in un ristrettissimo arco temporale, destinati a marcare un forte impatto politico e sociale, con conseguenze di lunga durata.
Al convegno partecipano storici e storiche di università italiane ed europee.
Per seguire il convegno in streaming è possibile collegarsi al seguente link:
https://www.youtube.com/channel/UCuUFApYJ1-IqZ0hJCIOdImA
Info Ingresso libero fino ad esaurimento posti Prenotazione obbligatoria con e-mail a: archivioberneri@gmail.com
Necessario green pass per l’accesso
Info logistiche: Biblioteca Panizzi, via Farini n. 3, Reggio Emilia, tel. 0522-456084;
Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa, via Tavolata n. 6, Reggio Emilia, tel. 0522-439323 archivioberneri@gmail.com
Info segreteria scientifica: cell. +39 3474823021
PROGRAMMA
9.40 inizio dei lavori / saluti istituzionali
Questioni di metodo coordina Emanuela Minuto (Università di Pisa)
10.00 Fabio Fabbri (Università Roma Tre) La guerra civile italiana
10.25 Guido Panvini (Alma Mater Studiorum Università di Bologna) Tra rimozioni e abuso: la categoria guerra civile nel ‘900 italiano
10.50 Giorgio Sacchetti (Università dell’Aquila) Anarchismo e violenza: un problema storiografico
11.15 Elena Papadia (Sapienza Università di Roma) “Un esagerato sentimento di sé”. Violenza e rivoluzione nell’età degli attentati
11.40 Enrico Acciai (Università di Roma Tor Vergata) Gli anarchici italiani e la scelta volontaria delle armi: un storia lunga
12.05 Pietro Di Paola (University of Lincoln) La violenza nella stampa anarchica
12.30 John Foot (University of Bristol) Processare il 1920-1921. Fonti giudiziarie sulla guerra civile italiana
ore 12.55 PAUSA
Casi studio coordina Andrea Rapini (Università di Modena e Reggio Emilia)
14.45 Ivano Granata (Università di Milano Statale) Milano 1919-1922. Socialismo, anarchismo, fascismo
15.10 Antonio Senta (Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa, Reggio Emilia), Rodolfo Vittori (Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini) Tra rivoluzione e “controrivoluzione”. Il caso Bologna
15.35 Mirco Carrattieri (Istituto Nazionale Ferruccio Parri) Un’Emilia più rossa. La nascita del Partito Comunista tra Piacenza e Imola
16.00 Andrea Ventura (Università di Pisa) Toscana 1921. Una guerra civile?
16.25 Roberto Carocci (Università Roma Tre) Roma 1921. Anarchismo, antifascismo e difesa operaia
16.50 DIBATTITO CONCLUSIVO coordina Giorgio Sacchetti (Università dell’Aquila) Discussant Lorenzo Bertucelli (Università di Modena e Reggio Emilia), Fabio Degli Esposti (Università di Modena e Reggio Emilia), Paul Corner (Università di Siena)
18.00 termine dei lavori
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]