Conte, fase 2 e Kiss Kiss

conte_misure

Un messaggio a reti (quasi) unificate genera l’attesa di cose importanti da ascoltare. I cantieri pubblici sono strategici ma se arriva un decreto di riapertura alle 23 di domenica ci vuole un alieno a pensare che 8 ore dopo possano ripartire. Di minori, anziani e fragili, chiusi in casa da due mesi, con un sistema di servizi sociali in ginocchio e i loro cari in isolamento, non si è sentita una mezza parola. Se non fosse stato per una giornalista (forse di Radio Kiss Kiss?) che ha chiesto lumi sul bonus bebè, nessuna parola su scuola, educazione, formazione, università. Si è capito che riparte l’economia a scaglioni, ma non si capisce perché una bottega di scarpe o di mutande non possa riaprire, visto che può tranquillamente dilazionare gli ingressi facendo entrare una persona per volta, cosa che in un ipermercato è inimmaginabile.

Gentile Conte hai però trovato il tempo per ricordarci che parrucchiere ed estetiste non potranno ancora riaprire. Però viene naturale chiedersi come tu faccia (e con te una bella sfilza di politici, giornalisti, opinionisti, anche qualche virologo e psichiatra) a presentarti in tv con tinta, pettinatura e taglio sempre perfetti. Si è capito che se corri veloce devi stare a due metri e se corri pianino a un metro (nei prati ci saranno i vigili col cronometro?). Se stai fermo a messa non ti basta però nemmeno un metro. Chissà magari c’è qualcuno che durante l’ave Maria ansima. I funerali si potranno celebrare ma se uno ha la sfiga di avere 16 congiunti dovranno tirare a sorte per decidere chi se ne deve stare a casa. Considerando che a contarli forse ci sarà il becchino, probabilmente non sarà nemmeno questa gran rinuncia. Sembra che riaprano i musei. Bella cosa ma se la gente non può spostarsi non si capisce chi ci andrà. In quelli di provincia il problema non si pone perché la gente non ci andava nemmeno prima. Vabbè, magari servirà a far lavorare qualche maschera (si ho scritto maschera).

I fidanzati si chiedono se sono come i parenti ma qualcuno ricorda a loro di no, perché se così fosse si chiamerebbe incesto. Quindi se qualcuno vive con un compagno o una compagna da vent’anni uno dei due dovrebbe trovarsi alla veloce un’appartamento in affitto. Se poi i due fedifraghi hanno la sfiga di vivere in due Regioni diverse, allora ciaone. In un messaggio a reti pseudo-unificate non eravamo abituati alle domande della Gazzetta dello Sport, ma ci sarebbe piaciuto almeno un pensiero abbozzato sul paese reale e sull’inquietudine che lo sta gradualmente disfacendo. Gentile sei stato gentile, educato sei stato educato, signor Conte. Tuttavia se non avevi niente di significativo da dire al’Italia che soffre d’insonnia e che, ogni mattina, s’inventa qualcosa per arrivare a sera, nessuno te ne avrebbe fatto una colpa.

Questo maledetto virus non lo conosce nessuno e nessuno al mondo conosce il finale della storia. Signor Giuseppe, se non avevi niente da dire sull’idea di paese che hai in testa, e ti capiamo perché sono due mesi che anche tu tiri la corda, potevi evitare questa manfrina televisiva. Bastava darci il link di ‘sto decreto (che poi alla fine tanto di più non si poteva neanche fare, purtroppo) che a leggerlo e spiegarlo per telefono ai nostri nonni in isolamento siamo capaci anche da soli. In ogni caso buon lavoro Presidente e grazie comunque perché sappiano che stai facendo del tuo meglio. Kiss kiss.




C'è 1 Commento

Partecipa anche tu
  1. Incompetente

    Starà pure cercando di fare del suo meglio, il problema è che nella gestione dell’emergenza ha delegato un gruppo di lavoro medico-scientifico dimostratosi nel cosiddetto momento della competenza, assolutamente incompetente.


I commenti sono chiusi.