Nella giornata di martedì 4 gennaio la struttura commissariale straordinaria per l’emergenza Covid-19, guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, ha consegnato all’Emilia-Romagna le prime 840 confezioni della pillola antivirale Molnupiravir, corrispondenti ad altrettanti trattamenti: si tratta del farmaco – ancora in fase di studio, ma già utilizzabile per i pazienti a domicilio a rischio di evoluzione verso forme gravi della malattia – prodotto per inibire la replicazione del virus Sars-CoV-2 in alcune categorie di pazienti affetti da Covid-19.
Ogni capsula di Lagevrio® (il nome commerciale del medicinale, prodotto dalla società Merck Sharp & Dohme) contiene 200 grammi di molnupiravir, un profarmaco che una volta all’interno dell’organismo provoca un accumulo di errori nel genoma del virus fino a impedirgli di replicarsi.
Il farmaco è indicato in particolare per persone adulte che, pur non necessitando di un ricovero ospedaliero, corrono maggiormente il rischio di progressione verso forme più gravi della malattia: deve essere somministrato il prima possibile, dopo la conferma di diagnosi di Covid-19, e al massimo entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi. La dose raccomandata è di 800 mg (quattro capsule da 200 mg), da assumere per via orale ogni dodici ore per cinque giorni.
Secondo le indicazioni dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco), i pazienti destinatari del trattamento non devono essere ospedalizzati e devono appartenere a una delle categorie a rischio: soggetti con tumori solidi o del sangue in fase attiva, con insufficienza renale cronica (esclusi pazienti in dialisi), con broncopneumopatia severa, con immunodeficienza primaria o acquisita, con obesità, con malattia cardiovascolare grave (scompenso cardiaco, malattia coronarica, cardiomiopatia) o con diabete mellito non compensato.
Di questo primo carico, cinquecento confezioni sono state immediatamente distribuite alle aziende sanitarie del territorio (65 a Piacenza, 20 a Parma, 30 a Reggio, 70 a Modena, 95 a Bologna, 10 a Imola, 35 a Ferrara e 175 alla Romagna), mentre le altre 340 resteranno a disposizione sotto forma di scorte, considerato che al momento non è ancora stata stabilita la data di consegna di ulteriori quantità del medicinale.
Il programma di distribuzione del farmaco, oltre a garantire una scorta minima di partenza, ha tenuto conto dei consumi segnalati nell’ultimo periodo per i pazienti con malattia lieve o moderata. La ripartizione potrà essere rivalutata ed eventualmente modificata in futuro in funzione dell’andamento del suo utilizzo, dei casi osservati e delle prossime forniture in programma.
“Al massimo entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi”… peccato che sia molto difficile fare un tampone entro i 5 giorni…a pagamento… magari come medico di famiglia hai il sostituto del sostituto… passano 15 giorni… minimo
Della serie abbiamo la sanità migliore …. che possiamo permetterci…