Confindustria Emilia-Romagna condivide in pieno l’iniziativa della Regione e del territorio di lavorare per creare le condizioni affinché Ravenna possa ospitare il rigassificatore e assumere un ruolo chiave nella strategia energetica della regione e del Paese.
Ravenna, il suo Porto e il contesto produttivo dell’area rappresentano un’infrastruttura strategica al servizio della politica energetica nazionale.
L’operatività in tempi brevi di un rigassificatore contribuirà a diversificare e mettere in sicurezza l’approvvigionamento di gas naturale, importante per la produzione di energia elettrica e fonte energetica fondamentale anche per l’industria regionale.
In questo senso altrettanto importante sarà accelerare la capacità di estrazione nazionale a partire proprio dall’Adriatico.
Oggi abbiamo assoluta urgenza di costruire ed attuare, senza ritardi, una strategia articolata di medio lungo periodo in grado di realizzare un mix di fonti, investendo con decisione sulla capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili e cogliendo ogni opportunità che la tecnologia offre senza preclusioni.
Dobbiamo saper cogliere le opportunità collegate agli investimenti nell’idroelettrico, nell’eolico, nel fotovoltaico, oltre che nella produzione di biogas e biometano, che rappresentano anche concrete applicazioni dell’economia circolare.
L’Emilia-Romagna può rappresentare un esempio virtuoso di capacità di tradurre obiettivi ambiziosi e urgenze immediate in una grande occasione di investimenti e innovazione nella produzione di energia.
La transizione energetica comporta l’esigenza di tenere insieme in modo pragmatico una puntuale pianificazione, importanti investimenti adeguati ai bisogni, semplificazione delle norme autorizzative per l’installazione di fonti rinnovabili, in coerenza con gli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima.
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!